Fuori c'è il sole. Forse è un buon giorno per pensare al tempo che viene. Per parlare di me.
Ieri pomeriggio ho passato qualche ora all'editing delle foto di nuovi oggetti. Vi ho detto spesso come a volte mi capiti di capire di più su quello che faccio guardando le foto, studiandone i particolari quando devo editarle. Ieri mi chiedevo cosa sta cambiando nel mio modo di guardare le cose. Non mi accontento di forme. Ora voglio sentire la forza del materiale. Voglio che trapeli qualcosa che davvero, ancora, non so cosa sia. Sono molto affascinata dalle superfici e da come si possa giocare con la luce e le ombre, e questo da sempre. Ma mentre guardavo le mie foto ieri mi pareva di cogliere qualcosa di nuovo.
Cerco un segno. Voglio imprimere un segno. Che dica cosa non lo so. Sono sicura che, come mi capita sempre, lo capirò strada facendo. Intanto ieri pomeriggio guardavo questi oggetti, nuovi per me da molti punti di vista, in un materiale che fino a poco tempo fa non apprezzavo. Col suo colore sfacciato, coi suoi riflessi troppo invadenti.
Ora invece mi affascina la sua capacità di trasmettere qualcosa di antico. Ha una forza che mi serve adesso, e per questo lo sto maltrattando, martellando con ogni sorta di attrezzo fai-da-te, scalfendone la superficie, lasciando cicatrici.
Volutamente inseguendo una irregolarità che non mi appartiene, ma che sto imparando ad accettare come parte della vita, del processo creativo, della mia esistenza. Volutamente cercando di non ignorare l'istinto. Chiudendo i fori con forza, ma lasciando vedere la fatica che costa.
14 commenti:
Beh l'ottone lo sto usando tantissimo: mi piace unire tutti gli accostamenti di colore che si riescono ad ottenere e "tirare fuori" tutti i meravigliosi effetti che si riescono ad ottenere proprio maltrattandolo a più non posso
bellissimi!!!
ciao e buona giornata
Grazia
Che poesia... e non solo per la bellezza degli orecchini ;)
Sono d'accordo con @Paoletta: poesia!
Leggere i tuoi post è come entrare in un mondo dove ogni singolo particolare acquista valore e si coglie l'importanza e la forza di ogni segno impresso sul metallo.
Sia troppo forte!!!!!!!
Baci
Emi
Forse non è il materiale che può essere bello o meno bello.... ma come lo si utilizza e la passione di creare che dà vita alla materia...
E' quello che scopro con le mie creazioni
Anna
quando leggo i tuoi post, nei quali metti tanto di te, quasi mi sembra di immergermi nella tua mente, dove tutto il processo creativo ha inizio... stai facendo dei cambiamenti evidenti nel tuo lavoro, e questo non può che essere positivo... oltre a scoprire nuovi materiali stai scoprendo te stessa!
la forza che si intravede nei tuoi nuovi gioielli è incredibile, si sente voglia di cambiamento, di novità, di dare un calcio alla vita! ti sostengo in tutto e per tutto!
un abbraccio forte!
Marty
Tutte le volte che leggo un tuo post, le parole mi emozionano sempre!! Mi emoziona vedere quanta passione e dedizione metti nella ricerca, nello sviluppo e l'elaborazione delle tue idee e delle tue creature.
Belli questi orecchini, complici del cambiamento!!
Un abbraccio grande
Monica
i tuoi lavori sono sempre molto beli o sempre seguito il tuo blog sei veramente brava in tutto che fai metti veramente tanto complimenti lili
Invece a me l'ottone è sempre piaciuto. La prima collana di metallo che feci, con una improbabile tecnica wire a spirale, fu con il filo di ottone. Ma la ragione, forse, è che è il "metallo del mare": in ottone sono le bitte delle barche dei pescatori...
e questo proposito di "fatica", una parola che gli si attaglia bene.
Cara Alessia, evviva l'irregolarità! Per me significa libertà, fantasia, significa lasciare che la materia abbia la possibilità di esprimersi ed io, la possibilità di mostrare i miei difetti.
Sei molto brava e...bella.
Giulia
Grazie mille a tutte, sono certa che non ci sia materiali belli o brutti in assoluto, tutto dipende dai gusti personali e da come vengono utilizzati, sicuramente, e io mi riferivo ovviamente ai mie gusti personalissimi! :)
Monica un grazie speciale a te, per ogni commento che mi lasci io rivedo il tuo bellissimo sorriso, un abbraccio grande!
Giulia, si, evviva quello che non possiamo controllare, io sono una persona precisa di mio, a volte troppo. Sto imparando a dar sfogo all'irregolarità che ormai domina mio malgrado la mia esistenza... sperando che almeno in questo mi porti qualcosa di buono...
sei una meraviglia...
Carissima Alessia, anch'io a gennaio di quest'anno, ho intrapreso la via dell'ottone ... la via della luce, del calore, della solarità ... condivido l'amore per questo metallo che non avrei mai pensato di utilizzare in passato, ma che ho scoperto essere affascinante. Complimenti per il tuo blog e per le tue creazioni. Un abbraccio.
Ciao Alessia! Ma perchè porsi il problema della perfezione? Se abbiamo il dono della creatività e della bellezza! E'qello che si vede nelle tue creazioni! lucillA
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