mercoledì 30 gennaio 2013

La sicurezza: usare utensili elettrici

Non abbiamo mai parlato di sicurezza, è un argomento generalmente trascurato o persino ignorato quando si parla del nostro lavoro/hobby. Si tende a parlare sempre di tecniche o di creatività in generale, di tutti gli aspetti positivi e belli, mentre è più difficile che qualcuno vi dica cosa fare e come farlo per proteggervi mentre create i vostri piccoli capolavori.
Non ha importanza se create per il vostro piacere o per lavoro, la cosa fondamentale è proteggervi mentre state usando attrezzi e materiali che possono essere (molto) pericolosi.
Oggi parliamo un po' di come utilizzare senza rischi un multiutensile rotativo come il Dremel, o qualcosa di simile, oppure un'attrezzatura più professionale come il trapano di precisione da orafi (Flex Shaft o simili), indipendentemente dalla funzione che gli stiamo facendo svolgere, per la quale può essere richiesta un'attenzione in più di cui parleremo in seguito.

Sicurezza nell'uso degli utensili elettrici

#1. Leggete le istruzioni e cercate di capire il meglio possibile di quali parti si compone il vostro attrezzo e tutte le corrette operazioni per montare e smontare gli accessori. E' essenziale che gli accessori siano montati in modo corretto perchè altrimenti potrebbero sganciarsi o svitarsi mentre li usate e letteralmente schizzare via.

 #2. Lavorate in un ambiente ben illuminato, possibilmente comodo, ordinato e pulito, ben ventilato. La corretta illuminazione fa vedere meglio il punto su cui stiamo lavorando; l'ordine impedisce incidenti come cavi che si impigliano, oggetti che ci possono intralciare o recare danno; la corretta ventilazione e la costante pulizia dell'area di lavoro permette di evitare l'accumularsi di polveri che verrebbero inalate. Cercate una posizione stabile che vi consenta libertà nei movimenti.

#3. Indossate sempre gli occhiali di sicurezza per proteggere gli occhi da schegge, polveri, fibre. E' sempre possibile che il pezzo su cui stiamo lavorando sfugga alla nostra presa (cercate di fissarlo al meglio: se è molto piccolo tenetelo con una pinza e, se possibile, fissatelo a una morsa), o che si scheggi, o che un accessorio sia montato male. Alcuni accessori, come certe spazzole, rilasciano fibre con l'uso. Gli occhiali di sicurezza, anche se sono scomodi da portare soprattutto se già indossate come me gli occhiali da vista, sono indispensabili per proteggere i vostri occhi. Devono essere robusti e proteggere anche lateralmente.

#4. Fate sempre attenzione a cosa indossate, vestiti e gioielli: l'estremità del vostro utensile rotativo non deve mai stare vicino a qualcosa che possa impigliarsi. Se avete i capelli lunghi raccoglieteli, non indossate maniche lunghe e larghe, sciarpe o gioielli come bracciali o collane, che possono impigliarsi facilmente nell'utensile.

#5. Quando fate dei lavori col vostro utensile che comportino l'emissione di polveri, utilizzate sempre un respiratore, non una semplice mascherina da polvere, ma un respiratore munito di filtro specifico per il tipo di polveri che potreste inalare (a seconda del materiale che lavorate).

#6. Non tenete alimenti o acqua da bere vicini alla vostra area di lavoro. 

Safety first! Non dimentichiamo mai di usare ogni precauzione per proteggerci mentre lavoriamo, e usiamo sempre il buon senso. Se avete altri suggerimenti siete benvenuti!

(Dedicato a Cris Pez, che tenta da tempo di autoeliminarsi con scorrette pratiche... :) )

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lunedì 28 gennaio 2013

Cuore d'inverno

Tante volte vi ho parlato del caso, di quando un oggetto nasce quasi da se', perchè due pezzi di metallo si trovano vicini sul tavolo, o perchè cerco di conservare gli scarti di altre lavorazioni o le prove di altri oggetti.
Questa collana è un po' figlia del caso e un po' della volontà. Nasce dalle prove che mi hanno portato a realizzare una delle spille da scialle fatte quest'autunno. Un pezzetto  di lamina di rame lavorato, piegato e sagomato come un nastro. E dalla volontà, o forse dal bisogno, di realizzare qualcosa in un momento in cui niente è semplice.

Collana rame e labradorite

Questa figlia del cuore dell'inverno e della mia impotenza. Ha la bellezza fredda, quasi stellare della labradorite, che si rivela solo se la luce la colpisce nel modo giusto, altrimenti è solo pietra, anonima e grigia. Ha il filo che la lega, la stringe, la tiene. Ha il colore del rame a illudere con la promessa del calore.

Collana rame e labradorite

Siamo un po' tutti così. Figli del caso e della volontà. Belli quando la luce del sole ci colpisce nel modo giusto e fa emergere i nostri veri colori. Altrimenti anonime facce che si incrociano per strada, strette nei cappotti e nelle braccia, a proteggerci. Promesse mantenute o infrante.

giovedì 24 gennaio 2013

Fiere della creatività Primavera 2013

Un po' di date da segnare sui vostri calendari, perchè stanno per prendere il via le prime fiere della creatività e delle arti manuali in giro per l'Italia, edizione di primavera. Si comincia da Bergamo a metà febbraio per finire  a Bologna a fine marzo.


{Febbraio}
Creattiva, Bergamo, 15-16-17 Febbraio
Creattiva, Napoli, 22-23-24 Febbraio
Fantasy&Hobby, Ferrara, 23-24 Febbraio



{Marzo}
HobbyShow, Roma, 1-2-3 Marzo
Abilmente, Vicenza,  7-8-9-10 Marzo 
Fantasy&Hobby, Genova, 15-16-17 Marzo
HobbyShow, Milano Rho-Fiera,  15-16-17 Marzo
Il Mondo Creativo, Bologna 22-23-24 Marzo


martedì 22 gennaio 2013

Invidia

L'invidia è un sentimento che mi fa orrore. Ma dal quale, essendo io umana (troppo umana), non sono immune. E allora mi nascondo dietro alla favoletta dell'invidia buona, quel genere che ti fa pensare dell'oggetto della tua invidia solo un gentile "beato lui/lei...".
La verità è che ci sono momenti in cui la mia invidia è massima. Sono i classici momenti nei quali non ti riesce nulla, e invidi coloro ai quali tutto sembra riuscire bene (e ovviamente non è così, perchè sono momenti che passiamo tutti, prima o poi). I momenti nei quali la tua testa è vuota e non cavi fuori niente, e non hai nemmeno voglia di farlo. I momenti nei quali cerchi di combinare qualcosa e ti viene fuori tutt'altro, e invidi chi progetta, disegna, studia, e ha un approccio davvero professionale, oppure ha una visione che tu non avrai mai, nemmeno fra mille anni.
Invidio coloro i quali riescono a fare comunque qualcosa anche se non stanno bene, che sanno imporsi di lavorare, che sanno tirare fuori il meglio soprattutto quando la situazione è difficile. Uno dei miei molti limiti è questo. Perciò io posso vagamente pensare a incastonare una pietra e invece faccio una pera...

Pendente rame e labradorite
 Pure le foto sono pessime... cosa c'è a fuoco in questa foto?? ma era una delle meno peggio...

Tiro via la pietra e mi dico: va bene, magari sperimento un po' con la saldatura, ma comunque sempre una pera è, un'aggraziata piccola pera, certo... con dentro una labradorite dai vaghi riflessi... piccolo, troppo piccolo questo pendente, chissà a che pensavo e come mi sarà venuto fuori.
Ma ormai la pera è lì, sul mio tavolo, in attesa della patina, tutta bruciacchiata... mi guarda un po' triste dicendomi che era destinata a ben altro e io sono stata capace di tirare fuori solo questo... Lo so, le dico mentre (comunque amorevolmente) la lucido, non è tutta colpa mia, non sono capace di fare di meglio a volte... 


venerdì 18 gennaio 2013

Maglia: nuovi modelli gratis in italiano

Ieri sera, dopo un bel po' di tempo, ho aggiornato la pagina che raccoglie i modelli a maglia gratuiti disponibili in giro. E' sempre un lavoro abbastanza lungo, trovare i links copiare e incollare mille volte di seguito... però ne vale la pena. Sia perché è una risorsa che apprezzate molto, sia perché mi dà modo di scoprire che si crea tanto anche in italiano e si traducono sempre di più schemi e modelli anche nella nostra lingua.
Ieri ne ho aggiunti diversi, e fra questi ce n'è uno che mi piace tantissimo e che nella sua semplicità è perfetto. E' un maglione che da quando ho scoperto l'esistenza di Ravelry vorrei farmi:


E' il Francis Revisited nella traduzione di Natascia Sartini. Ovviamente è realizzato top-down, senza cuciture e a maglia rasata, che nella lingua dei ferri circolari vuol dire tutto a dritto senza un rovescio! A parte, in questo caso, per la grana di riso che costituisce il motivo decorativo del collo e delle maniche.


Un'altra scoperta piacevole è stata questo bellissimo scialle a mezzaluna, ispirato all'architettura della Tour Eiffel. Il modello si chiama Dinner in the Eiffel Tower shawl ed è di Jessie Dodington nella traduzione di Mirella Lilli.

Aggiornamento:
Purtroppo il modello scialle non è più gratuito ma a pagamento, trovate tutte le informazioni per acquistarlo nel link.

Come sempre trovate i nuovi modelli aggiunti più di recente cercando la dicitura NUOVO!!.
Happy knitting :) (io devo ancora finire il mio cardigan...)

To remember:
Raccolta di schemi a maglia gratuiti in italiano

lunedì 14 gennaio 2013

Lavorare con gli scarti

Negli ultimi mesi ho fatto molte spille da scialle, e le mie ultime spille sono quasi tutte realizzate a partire dalla lamina di rame, con un po' di foldforming e qualche opportuno taglio. Forse la mia preferita è la spilla Square che, per fortuna, è piaciuta molto anche a voi.

Spilla da scialle in rame e foldforming

E quindi, fra un taglio e l'altro col mio seghetto da traforo per eliminare la parte centrale della lamina, mi sono ritrovata con tanti scarti di forma quadrata, tanto materiale per inventarmi qualcosa. La superficie ampia si prestava benissimo sia ad essere ulteriormente ritagliata in due rettangoli (e si, ho fatto anche questo), sia a fare da tela per qualche disegno da incidere con la tecnica dell'acquaforte o etching.

orecchini rame e labradorite incisi all'acido - etching

Dopo essere stata incisa, la base è stata anche leggermente imbutita, perchè trovo che così sia più aggraziata, e poi ho aggiunto anche una goccia dell'immancabile labradorite. Lavorare con gli scarti mi da' sempre molta soddisfazione. Ritrovarsi con una forma ben precisa e doverne trarre qualcosa di utile fa lavorare l'immaginazione.

venerdì 11 gennaio 2013

La saldatura

Da quando ho postato il bracciale lunedì mi avete chiesto in tanti della saldatura. Io non sono un'esperta, ho appena cominciato dopo essermi documentata e aver letto e visto tante cose. Quindi, più che darvi consigli su come fare, ho pensato che era il caso di dare un'occhiata insieme a questo video, diviso in tre parti:


I link alle altre due parti del video:
Parte 2
Parte 3

Io ho utilizzato una normalissima minitorch a butano (la mia è la Versaflame della Dremel), e come saldante al momento sto utilizzando una pasta come questa:


L'ho presa solo perché non erano disponibili le strisce di saldante; questa pasta contiene già miscelati insieme sia il saldante che il flussante.


[Per iscrivervi alla mailing list dei miei workshop, anche sulla saldatura: beadsandtricks.ws@gmail.com]

lunedì 7 gennaio 2013

Le prime saldature e un bracciale

Era da tanto che volevo cominciare a saldare, e finalmente l'ho fatto. Il primo giorno dell'anno su Facebook ho postato questa foto, il wip di capodanno. Un pomeriggio passato a capire come si fa, dopo aver letto e visto di tutto e di più sull'argomento.

Saldature

Ho realizzato dei links di forma irregolare in rame e uno in argento 925, e poi mi sono detta: "Ma perché non fare anche la prima vera chiusura a T debitamente saldata?". Devo dire che non è stata un'impresa troppo ardua, anche se devo perfezionarmi un bel po' prima che la giuntura sia meno visibile (il saldante è una pasta contenente argento quindi sul rame si vede un pochino).

Bracciale in argento 925 e rame

Ho patinato tutti i links, compreso quello in argento, poi li ho lucidati e uniti insieme con anellini di congiunzione fatti a mano. Il risultato è questo bracciale, penso proprio che continuerò le sperimentazioni anche se di sicuro non abbandonerò le altre tecniche che amo, penso che ci siano ancora molte cose da fare e imparare, e limiti da spingere ancora più in là.

Bracciale in argento 925 e rame

venerdì 4 gennaio 2013

On my needles: Tea leaves Cardigan

Sui miei ferri ancora questo cardigan, iniziato già da tempo ma disfatto prima di Natale, perché il risultato della seconda misura che avevo deciso di fare era decisamente enorme!
E' un cardigan lavorato in un solo pezzo, senza cuciture, con uno sprone molto semplice da realizzare ma molto interessante nel risultato finale, il modello è il Tea Leaves di Madelinetosh.


L'unica cosa che mi spaventa un po' è il dover riprendere le maglie sul davanti per rifinire il lavoro e creare le asole (per i due bottoni che si troveranno in alto), non che sia un lavoro particolarmente complicato, ma l'unica volta che l'ho fatto non sono stata molto soddisfatta del risultato. Speriamo bene, perché non vedo l'ora di indossarlo!

Uno dei buoni propositi per il nuovo anno è aggiornare più spesso e con più costanza la mia pagina dei modelli a maglia gratuiti in italiano, ne ho visti in giro diversi nuovi nuovi, spero di riuscire a farlo presto:
Schemi a maglia gratuiti in italiano

mercoledì 2 gennaio 2013

Guardare indietro

Un anno finisce. Ho attraversato i suoi giorni e i suoi mesi cristallizzati nei post, nelle immagini e nelle parole. Ho sentito d'un colpo quanto sia tutto così profondamente diverso, dentro di me e fuori di me, su queste pagine, in quello che sento.
Cerco un'altra prospettiva. Guardo indietro, cercando un motivo per guardare avanti.

Creazioni in ottone 2012Ottone, segni, equilibri.

Collane in rame e foldforming 2012
Pieghe, forme, curve, istinto.

Creazioni in rame, sabbia, corda e frammenti di conchiglia 2012
Sabbia, metallo, sfida, visione.

Creazioni in rame e patina blu 2012
Blu, onde, fortuna, nuovo.


Un anno finisce. Un anno difficile. Forse, se scelgo cosa guardare, posso trovare la bellezza, l'entusiasmo, la passione, i sorrisi, il dono, la fortuna, il cambiamento, il privilegio, le emozioni, il senso. 
Un anno comincia. E per quest'anno che comincia mi auguro la forza, soprattutto la forza. Per continuare a credere e a lavorare e a dare tutto e a sorridere e ad amare. Perché questa strada è l'unica che vedo, e voglio avere il coraggio di percorrerla. 

{A voi come sempre grazie. Per avermi regalato un anno pieno di soddisfazioni, di incontri, di sorrisi; per aver regalato un oggetto creato da me, per averlo scelto con amore e averlo aspettato con impazienza, per averlo scartato come bambini e per averlo amato. E il mio augurio di cuore che sia tutto esattamente come desiderate e come meritate, che vi siano lievi i giorni futuri, e ci sia sempre il sole}