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martedì 4 febbraio 2014

Patina sul rame

La patina è davvero un elemento imponderabile. Fa parte del suo fascino, probabilmente, il fatto che ogni volta che tenti di ottenere un colore puntualmente ne viene fuori un altro, sfumature impreviste, parti che si staccano e che rivelano il metallo sottostante. La patina che si sviluppa naturalmente dall'esposizione del metallo a un qualche agente chimico (sia esso volatile o liquido) è sempre un'incognita. Basta una variazione di temperatura, il grado di pulizia del pezzo che vogliamo trattare, una piccola variazione nelle proporzioni delle sostanze che utilizziamo... tantissimi fattori possono influenzare il risultato che si otterrà. E poi bisogna avere molta pazienza. Perchè la patina ha bisogno di asciugare sul metallo, e cambierà ancora, a volte bisogna aspettare per giorni per capire cosa abbiamo ottenuto.

Pendente in rame con patina verde e arancio, ceramica raku

Questa lastrina colorata di verde/blu e arancio è frutto delle tante prove che ho fatto quest'estate per preparare il prossimo workshop sulle patine. Non era solo particolarmente bella la combinazione di colori che ho ottenuto. Per caso somigliava moltissimo ad una perla in ceramica raku che avevo comprato molto tempo prima, e che aspettava una degna collocazione in un pezzo che valorizzasse la sua forma così particolare e i suoi colori.

Collana in rame patinato, cuoio e ceramica raku

Ogni singolo componente di questa collana è unito agli altri con connessioni a freddo, rivetti in primo luogo, che permettono di mostrare tutta la bellezza dei colori e di montare anche la perla che  non ha un classico foro passante, ma è una spirale chiusa su sé stessa con il solo spazio al centro.
Ogni volta che patino un pezzetto di metallo è un'avventura. E il risultato a volte è degno di essere utilizzato come una pietra preziosa, incastonato al centro di un gioiello.





martedì 2 aprile 2013

Argento fuso

E' stato una mattina che avevo un sacco di cose da fare. Ma poi, come spesso mi capita, mi perdo a fare tutt'altro. La replica di un oggetto si trasforma in un'altra cosa, completamente diversa. Per un caso all'inizio, e poi per la curiosità di capire come si comporta un materiale, cosa succede se...

Anelli in argento fuso

La superficie dell'argento si raggrinzisce, si crepa. Il controllo sul cannello deve essere attento perchè altrimenti un bellissimo effetto si trasforma in un danno. E alla fine mi ritrovo in mano questi due anellini, dalla superficie irregolare, che ripuliti rivelano i loro chiaroscuri. Il pensiero va subito a delle perle in caramica raku che avevo preso un po' di tempo fa senza sapere bene cosa ne avrei potuto fare, molto diverse dalle cose che uso di solito.


La sfida era riuscire a montare le perline, che hanno un foro abbastanza grande, riuscendo ad ottenere lo stesso effetto di texture degli anellini anche sulle palline all'estremità del filo. Provare e riprovare fino ad avere delle palline abbastanza grandi da fermare la perla, fondere e rifondere fino ad ottenere piccoli crateri e una superfice ruvida e irregolare è stato un lavoro di ore, ipnotizzata dalla fiamma, dal colore del metallo che cambia, dalle fluide variazioni della sua consistenza, e i tentativi di fermarsi in tempo prima di combinare disastri.


Se c'è una cosa che mi affascina sempre è sentire sotto alle dita la superficie irregolare che cambia e che trasmette il senso della materia.


lunedì 11 febbraio 2013

Onde

Lievi increspature, onde leggere sulla ceramica raku. Onde che si disegnano anche sulla lastra di rame incisa. 
Sarà voglia di acqua, la voglia del mio mare che mi prende ogni tanto così forte...
Una nostalgia e una voglia di sentirne il suono, di toccare la sabbia, di farmi portare lontano da tutto dal suo movimento. Nostalgia del mare in inverno, del mare che in pochi amano, del mare solitario e pieno di profumi delle mareggiate di febbraio.


Insieme ancora la ceramica raku di Gloria Tovo e il mio rame. 


lunedì 8 ottobre 2012

La mia Creattiva

Sono reduce da una specie di sogno. La stanchezza accumulata in questi quattro giorni di fiera non ha avuto la meglio, dormire tre ore per notte per rimpiazzare gli oggetti adottati (e purtroppo in un caso letteralmente rubati), le dimostrazioni, le domande sempre curiose, il lavoro sullo stand... niente può impedirmi di stare qui stamattina a dire grazie.
Guardavo adesso le poche foto che ho fatto in questi giorni, soprattutto ieri in treno mentre tornavo a casa, stremata ma felice. E mi dicevo quanto sono fortunata.

Creattiva 2012 pass
                                        Il mio pass espositori... :))

Grazie a Dremel che continua a credere in me e nel mio lavoro, nella mia capacità di trasmettere entusiasmo e passione per quello che faccio.
Grazie alla meravigliosa famiglia Barozzi di Ra.M.U. che mi ha accolta con affetto e calore: persone speciali, competenti e innamorate del proprio lavoro. Se siete di Brescia e dintorni (ma anche no!) rivolgetevi tranquillamente a loro per qualunque consiglio o acquisto riguardi i prodotti Dremel e Bosch.

Creattiva stand Dremel Ra.m.u.
                                                           Lo stand, fornitissimo e ordinatissimo. E il roll up col mio  nome... :) 

Grazie a Boris, il tecnico Bosch instancabile e disponibilissimo senza il quale il mio lavoro sarebbe stato sicuramente più difficile.
Grazie a tutte le lettrici silenziose del blog che si sono finalmente palesate. Alcune arrossendo, altre confessando di essere già venute a trovarmi in altri luoghi, tutte con sorrisi e abbracci da vecchie amiche, chi con un dolce dono. Non ho davvero parole per dirvi quanto è importante per me che voi siate al di là dello schermo, che le mie parole siano importanti per voi quanto lo sono per me, che il mio lavoro vi fa appassionare, o vi fa riscoprire un lato di voi dimenticato per la fretta, la vita complicata, le incombenze quotidiane.

Dolcezze in dono: i baci di Alessandria
                                                           I baci di Alessandria, il dolce dono di una lettrice.

Grazie a chi ha seguito le dimostrazioni, siete stati tantissimi! Non sapete quanto è bello per me vedere tutto l'interesse e la curiosità per quello che amo. Chi pensava che fossi chissà che mito ha scoperto quanto io possa essere imbranata: utensili che volavano di qua e di là, ricerca spasmodica di qualcosa di introvabile, martellarsi il dito l'ultimo giorno (davvero la stanchezza era tanta!!).

La bua
                                         La bua...

Grazie alle amiche, alle blogger, alle persone venute apposta anche da lontano per salutarmi, e a chi mi ha detto porgendomi la mano "Ciao, io sono una tua fan!" non sapete quanto sia emozionante per me, e irreale...
E ancora grazie, forse un po' anche a me stessa e alla mia caparbietà (che rasenta la testardaggine, lo so) nel volere cercare la mia strada, perché molte, moltissime persone che non sapevano della mia presenza passando hanno riconosciuto i miei lavori, hanno alzato lo sguardo e chiesto: "ma sei tu Beads and Tricks??". Una gioia immensa...

E poi qualche acquisto sono anche riuscita a farlo, anche se mi dispiace che il mio tempo sia stato troppo poco e di non aver potuto vedere nemmeno tutta la fiera. Ma la mia puntatina da Gloria Tovo alla ricerca delle meravigliose perline in ceramica raku non poteva mancare. E poi seduta per terra con la mia Ba con le mani in questa cesta magica contenente vecchi fuselli di legno per il tombolo, uno più bello dell'altro...

fuselli per tombolo

E secondo voi qualche gomitolo di Felted Tweed della Rowan poteva mancare? Il prossimo scialle sarà viola, anzi Peony...
Rowan yarns

lunedì 30 gennaio 2012

Intorno alla ceramica Raku

Le mie passioni ormai le conoscete, una di queste è cercare e trovare materiali artigianali, componenti originali e (se è possibile) unici da utilizzare nei miei bijoux. Il nostro panorama si sta talmente uniformando che ancora di più distinguersi è un'impresa non da poco, ma fondamentale. Per averne contezza basta girare un po' per blog, infatti da tempo io lo faccio raramente,  il tempo lo impiego per studiare, sperimentare, seguire i miei punti di riferimento.
Quando ho trovato le creazioni in ceramica raku di Gloria Tovo sono rimasta incantata e per scegliere le perle da portare a casa ci ho messo tantissimo. Erano tutte troppo belle, ognuna diversa dalle altre, con colori incredibili e forme sempre interessanti. Un piacere prenderle in mano e immaginare per ognuna una forma, un oggetto finito, un possibile utilizzo.

                Stilo, rame, ceramica raku, foldforming

Ho scelto questi tubicini che si avvolgono a spirale, con colori stupendi, un anticipo di primavera. E li ho montati insieme al rame lavorato con la tecnica del foldforming, completando il tutto con chiodini rosati fatti  a mano, coi quali ho fatto anche i gancetti, e tanto tanto filo. La forma ricorda un po' una piuma, ma mi fa pensare anche ai vecchi pennini delle stilografiche.


Oltre alle perle Gloria Tovo crea bellissimi bottoni e oggetti, sempre in ceramica raku, e mi piace in modo particolare il modo di esporre tutte queste meraviglie coi colori dell'arcobaleno che si dipingono sul banco:

Foto di Gloria Tovo