venerdì 30 aprile 2010
Cenni sul rame
Il rame è uno dei metalli detti vili, categoria della quale fanno parte anche il ferro, il nickel, lo zinco e il piombo. Di norma ci si riferisce ai metalli vili contrapponendoli ai metalli nobili, cioè l'oro, l'argento e il platino, ma in realtà la distinzione avviene in base ad alcune caratteristiche proprie dei metalli, cioè una maggiore o minore facilità alla corrosione e all'ossidazione.
Il rame è un metallo tenero, dal colore rossiccio, molto malleabile e duttile (cioè ha la capacità di deformarsi in laminati e fili), che ha elevata conducibilità elettrica e termica. Da' origine a due importanti leghe metalliche che sono il bronzo (insieme allo stagno) e l'ottone (insieme allo zinco). Per le sue caratteristiche di malleabilità e duttilità il rame è particolarmente facile da lavorare e ha inoltre la caratteristica estremamente positiva di essere riciclabile al 100%.
Spesso mi è stato chiesto se il rame non si ossidi, cioè se non cambi colore formando una patina in superficie: la risposta è ovviamente si, come del resto avviene anche all'argento. Col tempo e l'esposizione all'ossigeno e agli agenti atmosferici il rame acquisisce diverse colorazioni in fasi successive. In un primo momento si crea un ossido di colore bruno-marrone, che fa perdere la lucentezza del rame metallico e che è esattamente ciò che ottengo quando utilizzo la fiamma per scurire il mio filo di rame: il calore fa reagire il metallo con l'ossigeno dell'atmosfera in maniera più veloce, creando quella patina che mi piace tanto, formando sulla superficie ossido rameoso o rameico, a seconda delle temperature a cui viene sottoposto. Col passare del tempo questo ossido che si è formato sulla superficie del metallo diventa sempre più scuro. Infine assume definitivamente quella caratteristica tonalità verde o verde-azzurra. La velocità con cui avvengono questi cambiamenti dipende essenzialmente dai composti presenti in atmosfera e dall’umidità. In un'atmosfera secca il rame si ossida molto lentamente, mentre in presenza di umidità si ricopre di un sottile strato di ossido rameoso che si trasforma lentamente in una patina verdastra (solfato basico di rame e carbonato o cloruro basico di rame) che ha la funzione di proteggere il metallo. In questa pagina trovate le varie gradazioni di colore che il rame assume in base al tempo di permanenza all'esterno del metallo.
Per evitare che il rame si ossidi fino a formare la patina verdastra si possono impiegare delle cere che ricoprono il metallo e lo proteggono (cere microcristalline). Ovviamente in questo caso lo strato di finitura superficiale andrà rinnovato di tanto in tanto perché col tempo anch'esso è soggetto a deterioramento.
{Il prossimo post sulla lavorazione del filo metallico parlerà di martelli!}
Pubblicato da Alessia Spalma alle 08:00:00
Etichette: filo metallico, rame, risorse
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21 commenti:
ah interessanteeeeee !!! Grazie mille !! Aspetto con curiosità il post sul filo metallico ed i martelli !!
Fantastico questo post! Brava! Bravissima! Ma quando crei dei gioielli in rame tu applichi la cera di cui parli per proteggerlo dall'ossidazione?
Ciao
Tea
Grande il rame, lo amo anch'io. Per me il metallo più vivo, perché riserva più sorprese. Rosso in riduzione, verde in ossidazione, turchese con gli alcali (nota da ceramista). E poi duttile e tenero quanto basta. Adoro il rame!!
Grande WikiAle!
Ho letto interessatissima e adesso ne so qualcosa in piu' anche io sul rame.
Fantastica!
Ti seguo ti seguo. Ti seguo avidamente!
Sbaciucchissimi muaosissimi!
Sara.
Pendo dalla tua tastiera!!! ^__^
[Auhauha... sto ancora ridendo per "WikiAle", appellativo che trovo azzeccatissimo!]
Anch'io adoro il rame, soprattutto nella sua sfumatura più scura ed opaca...
L'informazione sulle cere mi giunge proprio nuova e la trovo interessantissima: non è che ci sai anche dire dove si possono trovare?
Aspetto curiosa il post sui martelli, anche se decisamente rassegnata: sarà che ho la forza di un moscerino, sarà che temo con orrore le reazioni dei miei vicini di casa... non sono ancora riuscita ad ottenere nulla martellando, martellando!
Intanto, mi accontento di ammirare i tuoi splendidi risultati!
cRy
Venire a lezione da te mi piace un sacco! Sei stata chiarissima e lo sarai anche sui martelli. Il filo di rame l'ho comprato qualche settimana fa, il martello c'è già ... manca il tuo prossimo (o prossimi) post. Aspetto!
Vannalisa
Come sempre esaustiva nei minimi particolari....ma quante cose sai? Sei incredibile Alessia e ti ringrazio ancora una volta di "spargere" il tuo sapere in menti, come la mia, che assorbono come una spugna tutto ciò che dici. Grazie Ale , di tutto :-)))) Baciotti Mory
Ciao Alessia e grazie per le accurate spiegazioni, molto utili! Buon fine settimana
Carmen
Adoro tutti questi dettagli e consigli tecnici che posti, grazie :-)
Proprio questi giorni stavo pensando ai vari metalli, quindi questo articolo è particolarmente interessante :-)
Vorrei aggiungere un commento, rivolto ad uno dei metalli che compaiono... Tu, Vile Nickel(nel senso letterale del termine!), possibile che ogni volta mi distruggi la pelle, anche con pochi minuti di contatto?! >:-O
Leggo, mi istruisco e ammiro (o meglio ammirerò in seguito....); sempre precisa e perfetta! Ti bacio e ti abbraccio, in più mi scuso perchè ancora non son riuscita a risponderti (ma lo farò, stanne certa!). Ciao tesoro e grazie per tutto. M. indaco
P.s....dimenticavo...ti auguro un fine settimana piacevole e sereno...ancora baci a profusione!
Alessia sei mitica! Queste nozioni le trovo interessanti e soprattutto utili!! Il rame è uno dei metalli che uso più spesso.
Al prossimo lesson-post...bacioni
Francesca-kinà
Fantastica Ale, quante nozioni interessanti ed utili!!!
Quindi, se non ho capito male, il rame ossida formando una patina che cambia colore con il tempo (dal marrone scuro al verde-azzurrognolo). Con il classico rimedio della nonna "acqua e bicarbonato" verrà via...?
Devo provare :P
Evviva i metalli vili!
Che bellissima quella scheda con i colori che assume il rame invecchiato...come si fa ad arrivare al verdolino senza aspettare 25 anni?!
Buona giornata. :)
Vale
Wow!
Aspetto curiosa il post sui martelli! ;)
Ila
Uff, non mi si carica la foto del tuo post ... che sarà mai!
Rame, rami e rametti :-) ?
Mistero!
Ma tornerò per curiosare!
Per ora un ciao, e bonita domenica°*°
elenita
Super interessante, anche se aspetto con ansia la parte sui martelli, sono sempre stata curiosa di conoscere un po' i tuoi metodi per modellare il rame anche se ancora non mi sono applicata nel farlo..ma ci sto pensando e quindi dei consigli fanno sempre bene, sopratutto da te! ciao ciao!!
Grazie-grazie! Mi piacciono queste spiegazioni!
Ma ti devo già fare una domanda :)
Dove si trovano le cere per proteggere il rame? Sono costose? E vanno bene per proteggere anelli e collane?
Scusa l'ignoranza ma vorrei farti una domanda: visto che qui a Napoli non si trova il filo di rame per wire può essere sostituito da quello elettrico che è della stessa composizione e stesso diametro?? Tu dove acquisti il tuo di solito?? grazie mille un bacio
Domanda...ma come si può fare in modo che l'ossido non macchi la pelle?
Ciao Federica, l'unica è proteggere il metallo con una vernice trasparente, Ne esistono di vari tipi, cerca quella più adatta alle tue esigenze.
A presto!
Alessia
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