giovedì 4 ottobre 2012

Le tre dimensioni: rame e foldforming

La magia del foldforming è sicuramente questa: passare da due a tre dimensioni in poco tempo e con pochi attrezzi, e avere sempre dei risultati diversi. La materia nelle tue mani diventa "altro", e questa invece è la magia del lavorare con le mani, davvero.
Un semplice foglio di rame, il martello e le tue mani. Perché ho scoperto lavorando con questa tecnica che le mani hanno altrettanta importanza di tutti gli altri strumenti che puoi utilizzare. Le tue mani danno forme e direzioni al metallo, aprire una piega e vedere fin dove il metallo può essere spinto.


Questa curva è dolce, semplice. Mi piace l'aspetto minimale e pulito della forma finale, ma mi piace che, nonostante sia quasi solo accennata, si percepisca comunque il movimento del metallo.


E la mia mente corre ad altre forme, ad altri tentativi, alcuni li ho già realizzati, altri invece sono solo accenni di pensiero. E chissà se le mie mani saranno capaci di realizzare quello che riesco solo a intravedere...

Vi aspetto da oggi in Fiera a Bergamo Creattiva :) 
Anche per sbirciare queste nuove cose che porterò con me.

lunedì 1 ottobre 2012

Creattiva Bergamo: ci sono anche io!

Ve ne avevo accennato parlando delle fiere della creatività di questo autunno. Oggi ve lo ricordo, perchè spero che in tantissime possiate venire a trovarmi:
da giovedì 4 a domenica 7 Ottobre sarò presente in fiera a Bergamo Creattiva!

Finiture su rame. Realizzazione di una collana a piastre con Dremel.

Mi troverete al Padiglione B stand 58, insieme a Dremel (RA.M.U. Brescia, rivenditori Bosch-Dremel).

Potrete seguire due dimostrazioni al giorno, la prima alle 11 del mattino e la seconda alle 15. Poi sarò a vostra disposizione per conoscerci, chiacchierare e darvi tutte le informazioni che vorrete! E ovviamente insieme a me alcune delle mie creature.
Vi aspetto!

Tutte le informazioni su Creattiva:
Sito
Catalogo Espositori
Biglietto ridotto


venerdì 28 settembre 2012

Why Craft? Creare con le mani

Perchè creare con le mani? perchè l'artigianato?
La parola craft ha un'etimologia insospettabilmente potente, deriva dal proto-germanico kraftiz  che vuol dire forza. Oggi traduciamo questa parola con "abilità, maestria, mestiere che richiede delle abilità". Ma forse è giusto ricordare questa sfumatura che dice molto sul fascino che il lavorare con le mani esercita. La forza del pensiero tradotto in azione, l'abilità, e il controllo sulla materia (in questo senso parlare di potere, might, ha un senso profondo) che si consegue attraverso lo studio e la pratica continua. In inglese infatti definire qualcosa come craft vuol dire dargli il significato che i greci davano alla parola Techne (τέχνη): arte intesa come perizia, saper fare, saper operare. Qualcosa che ha le sue radici nell'arte (un complesso di talento e tecnica) e allo stesso tempo nella conoscenza.

Perchè lavorare con le mani? Molte risposte le trovate  in questo semplice sito, fatto soltanto di parole: Why do you craft? La vostra risposta potrete aggiungerla in 200 caratteri.

 
Why Craft / Nate Mucha from Alexander Catanese on Vimeo.


E in questo video Nate Mucha prova a spiegare il fascino che ha per lui il suo lavoro, fatto di gesti precisi, di un procedimento passo passo il cui risultato racconta parte della sua storia.
 
"Craftsmanship is doing something well for its own sake"

Il lavoro fatto a regola d'arte per se' stesso, per il piacere di farlo. 

{Lettura consigliata: Richard Sennet, L'uomo Artigiano, Feltrinelli ed.}


mercoledì 26 settembre 2012

Pinterest e il traffico verso i blog

Il traffico inteso come flusso di visitatori che arrivano al mio blog direttamente da Pinterest.
Analizzando le statistiche dell'ultimo mese ho scoperto che alla fine è successo quello che i siti che si occupano di tecnologia e social network danno da tempo come dato di fatto: utilizzando Pinterest in modo saggio se ne può fare uno dei referral principali per il proprio blog o sito internet. E infatti così è successo, e a settembre Pinterest è diventato il secondo referral per il mio blog dopo Google, scalzando con decisione Facebook

Pinterest referral
.
Dunque Pinterest non è solo un divertente passatempo, ma uno strumento potente di diffusione delle proprie immagini, o della propria immagine. Io la intendo in entrambi i modi. Attraverso le mie boards passano i miei gusti, alcuni miei interessi, aspetti della mia personalità che esprimo poi anche nella creazione dei miei oggetti. Per chi ha un brand è vitale in questo momento dare ai potenziali clienti (o ai clienti già conquistati) la possibilità di un approccio più diretto e personale. Questo tipo di rapporto più personale è una caratteristica delle strategie di marketing contemporanee (in particolare per chi fa personal branding): sviluppato attraverso la presenza su Facebook (dove il dialogo costante coi potenziali clienti/followers/likers è stimolato e portato avanti quotidianamente sulle Fan/Business Pages) o Twitter e su altri social network come Pinterest, che puntano tutto sull'immagine.

Pinterest pin for Beads and Tricks
Curiosi di sapere chi vi ha pinnati?

Qualche tempo fa si era tentato di far parlare italiano a Pinterest. Io sono dell'avviso che Pinterest, come tutto il web, parli la propria lingua (intesa come idioma ma anche come insieme di regole che permettono l'espressione e la comprensione reciproca). Se si vuole creare e poi consolidare la propria presenza su un canale specifico, bisogna imparare a parlare quella lingua e, ancora meglio, a farla propria. Diverso è il discorso se ci interessa soltanto divertirci e passare piacevolmente il nostro tempo pinnando le cose che ci piacciono. Ma se il nostro intento è far si che le nostre immagini si diffondano in maniera corretta, e questo generi traffico utile per i nostri blog, è indispensabile seguire alcune regole.

La prima: cercate di controllare voi il modo in cui le vostre foto approdano su Pinterest, inserite il bottoncino Pin It sotto ad ogni post. In questo modo potrete decidere quale immagine del post privilegiare, inserire una descrizione precisa ed eventualmente inserire all'interno della descrizione delle parole chiave.
La seconda: firmate sempre le vostre fotografie. Più si diffonderanno più c'è la possibilità che altre persone non linkino correttamente alla fonte, almeno attraverso la firma sulla foto sarà possibile per i più volenterosi risalire a voi.
La terza: cercate di scrivere una descrizione semplice ma accurata di chi siete e di cosa fate. E' il vostro biglietto da visita insieme alle vostre boards e alla loro coerenza.
~ La quarta: controllate spesso chi vi pinna, e al contempo quali siano le vostre immagini più pinnate. Per fare questo vi basterà digitare nella barra degli indirizzi del vostro browser:
http://pinterest.com/source/beadsandtricks.blogspot.it
La quinta: scrivete sempre correttamente in inglese le descrizioni dei vostri pin. Questo incoraggerà il repin da parte degli altri utenti, ma anche il dialogo. Se usate la lingua più diffusa assicurerete maggiore diffusione ai vostri contenuti, e permetterete anche a un pubblico molto più vasto di conoscere voi e il vostro lavoro.
La sesta: cercate di essere originali nella scelta degli argomenti, e nelle descrizioni. Le boards più di nicchia sono sorprendentemente popolari.
La settima: commentate e cliccate like sui pin delle vostre immagini. I risultati delle ricerche su Pinterest premiano le immagini che hanno più like e più commenti, quindi non è solo un modo carino per ringraziare chi aiuta a diffondere il vostro lavoro, ma anche per renderlo più visibile.
La solita: linkate sempre correttamente le vostre fonti. Il link DEVE sempre portare alla fonte originale della foto, cioè il post (e non la home page, o un qualunque tumblr, o la ricerca immagini di Google) dove l'immagine appariva per la prima volta.


lunedì 24 settembre 2012

Rame e labradorite: tubicini foldforming

Un altro paio di orecchini con la labradorite. E un altro oggetto che utilizza i tubicini realizzati con la tecnica del foldforming. Mi sono innamorata di questa pietra e mi piace utilizzarla insieme al rame: il freddo della sua luce contrasta perfettamente con il colore caldo del rame patinato. E i suoi riflessi sempre diversi sono sempre sorprendenti.

Orecchini in rame e labradorite

Realizzati completamente a mano, la monachella tonda è ricavata da un chiodino con pallina che attraversa le pietre e il tubicino. Il rame è cesellato in modo da creare sulla superficie tanti piccoli incavi messi in fila.

Orecchini rame, labradorite, foldforming

Solo uno dei tantissimi esempi della libertà che si ottiene nel realizzare un oggetto completamente a mano, in ogni sua parte. Ogni pezzo è diverso ed è completamente personalizzabile. E' la cosa che mi ha affascinata sin dall'inizio e mi ha spinta a lavorare il metallo. E ogni volta che parlo con qualcuno, o insegno, o incontro persone interessate al mio lavoro, cerco di trasmettere questa passione e questo amore. Il metallo è materia viva nelle nostre mani.

mercoledì 19 settembre 2012

Nuovi bracciali

Così come per le nuove spille, ho cercato di lavorare anche su nuovi bracciali. Il foldforming permette di realizzare dei pezzi unici molto decorativi, ma ne ho visti e ne vedo tanti in giro e non li amo particolarmente perchè mi sembrano sempre molto elaborati, e troppo "etnici" per i miei gusti.
Come vi dicevo nelle scorse settimane, sto cercando di trovare la mia via, e in questa ricerca è venuta fuori una serie di oggetti che mi soddisfano molto.

Bracciale rigido in rame e foldforming

La lastra di rame è mossa semplicemente da alcune onde nella parte centrale. Ricordate l'anello che vi avevo mostrato qualche tempo fa?

Bracciale rigido in rame e foldforming

E sono nati anche diversi modelli di orecchini, che vi mostrerò presto.