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giovedì 2 ottobre 2014

Workshop, ricomincio con qualche novità

La pausa estiva dei miei workshop è durata più di quanto avevo programmato e di quanto avrei voluto. Ma da questa domenica si ricomincia, e non vi nascondo che sono felice ed elettrizzata per la nuova stagione che abbiamo davanti, che ci permetterà di lavorare insieme, di conoscerci, di imparare tante cose nuove.
E' passato già un anno da quando ho iniziato questa avventura in uno spazio completamente dedicato ai workshop, dove lavorare è un vero piacere. E in questo anno passato ho accumulato un pochino di esperienza, capito alcuni miei errori, ascoltato attentamente le vostre richieste e, soprattutto, ho sempre continuato a pensare e ripensare ai laboratori, al modo di renderli più efficaci e divertenti, a nuovi argomenti che non fossero quelli soliti che potete ormai trovare in giro un po' ovunque, formule che potessero rendere ancora più interessante e unica la vostra esperienza insieme a me.

Anello in argento 800 di recupero, forgiato a mano
Anello in argento .800 di recupero, forgiato a mano

Una delle novità, che ho già proposto prima dell'estate e ha avuto un grandissimo successo, è un workshop dalla formula davvero diversa da tutti gli altri: Creiamo insieme il vostro anello. Una giornata interamente dedicata alla creazione dell'accessorio probabilmente più amato. Si parte dall'esame delle difficoltà tecniche che si devono affrontare nella creazione degli anelli, per poi esaminare i progetti di ogni allievo. Infatti ognuno è invitato a portare al workshop un proprio progetto da realizzare, le difficoltà tecniche possono essere le più diverse a seconda dei materiali, delle competenze e interessi di ognuno. I progetti vengono discussi insieme a tutto il gruppo di lavoro, in modo che possa essere occasione per tutti di imparare qualcosa di nuovo. Poi si passa alla realizzazione pratica dell'anello, che per la fine della giornata sarà completamente finito, pronto per essere indossato e perché no anche immortalato in qualche bella foto. Oltre alla solita attrezzatura vi viene data la possibilità di utilizzare il seghetto da traforo e la saldatura con pasta d'argento. Un'occasione ovviamente anche per imparare due nuove tecniche se non le avete mai provate.

Alcuni dei progetti realizzati dalle allieve durante il primo workshop dedicato agli anelli

Ma intanto domenica si ricomincia dal workshop di base, l'introduzione alla lavorazione del metallo, ma anche qui con una formula nuova: un workshop che dura tutto il giorno, nel quale avrete molto più tempo per la parte che vi diverte e appassiona di più dei laboratori, il lavoro libero. Sapete creare delle cose bellissime anche se è solo la prima volta che prendete in mano un martello, ed è giusto darvi più spazio per sperimentare e per capire meglio cosa fa per voi. Volevo anche avere più tempo da dedicare alle vostre domande e curiosità, che sono sempre tantissime. In questa giornata si tratteranno degli argomenti un po' teorici ma si farà anche tanta pratica: esamineremo le caratteristiche dei metalli, le principali tecniche di lavorazione, si faranno esercizi di forgiatura e formatura, si introdurrà il foldforming nella sua versione più semplice, si parlerà di texture e rifiniture, si imparerà ad usare strumenti manuali (lime, cabroni, cesoie ecc.) ma anche il mitico Dremel per operazioni di foratura, rifinitura, testurizzazione. E infine daremo un occhio anche alle principali norme di sicurezza da seguire mentre lavoriamo. La parte di lavoro concreto sarà incentrata sulla realizzazione delle foglie a foldforming (lavoro guidato), e nel provare tutte le tecniche mostrate nel corso della giornata, sia realizzando dei campioni che, per chi vorrà, anche un oggetto finito.

Le prossime novità che sto, anzi stiamo, pensando per voi riguarderanno sempre di più laboratori a tema come quello dell'anello e probabilmente anche qualcosa che riguarda la fotografia e la presentazione online dei vostri lavori.

Se volete informazioni e volete essere inseriti nella mailing list per partecipare scrivetemi:
beadsandtricks.ws@gmail.com

E se siete su Facebook potete iscrivervi al gruppo creato per scambiarci informazioni, conoscerci meglio e tenerci in contatto anche dopo aver partecipato:
https://www.facebook.com/groups/167252186813051/

Per essere inseriti nel gruppo bisogna essere iscritti alla newsletter ed essere interessati alla partecipazione ai corsi. Scrivetemi un messaggio per partecipare :)




mercoledì 2 aprile 2014

Foldforming: il workshop

Sono passati tre giorni dal workshop di domenica, la mia prima full immersion nel mondo del foldforming, quello che ho chiamato Foldforming day #1. Non pensavo di scrivere qualcosa eppure, adesso che le emozioni e i "pezzi" di quella giornata stanno trovando il loro posto, mi sento di doverlo fare. Innanzi tutto per ringraziare le persone fantastiche che l'hanno animata, venute anche da molto lontano, e poi anche per me stessa.
Vi ho sempre detto che imparo molto, moltissimo, da questi incontri. E' semplicemente vero. Imparo ad essere più umile, imparo ad ascoltare, imparo a dare. Imparo cose nuove, me ne avete insegnate tantissime in questo anno che è appena trascorso. E' sempre uno scambio e questa è la cosa più importante, e anche la più bella. Perchè l'insospettabile valore aggiunto di questo lavoro è la carica umana, i rapporti che si creano, lo scoprire in molti (non in tutti certo, ma in moltissimi) la voglia di dare tanto quanto di ricevere, di mettersi in gioco, di scoprire. Intorno a quel tavolo torniamo tutti un po' bambini, tiriamo fuori il lato istintivo di noi, ci mettiamo in relazione tutti sullo stesso piano, seppure tutti diversi. Età diverse, provenienze diverse, esperienze diverse. Eppure tutti a "giocare" insieme, pronti ad aiutarsi, a suggerire una soluzione all'altro, a farsi un complimento, ad incoraggiarsi a vicenda.
Io dal mio angolo a volte mi sorprendo ad osservarvi, mentre vi scambiate le mail, o sul cellulare guardate i vostri blog, o vi sorridete complici, o sbirciate sul blocchetto accanto per dirvi "Brava! è bellissimo!", e mi sento orgogliosa e felice di poter essere parte di questa esperienza.

Workshop sul foldforming

Domenica attorno a quel tavolo c'erano tanti accenti diversi, il Piemonte, il Veneto, il Lazio, la Lombardia. Un'altra cosa di cui essere immensamente grata: la fiducia che mi dimostrate arrivando da così lontano per lavorare insieme a me. E nella foto potete vedere l'impegno che ognuna ha messo nel lavoro, sono venuti fuori pezzi bellissimi, che purtroppo non ho fotografato tutti. Rueger fold e chasing on air ormai non hanno più segreti, e la cosa più bella e la mia più grande soddisfazione? le foto che sono arrivate lunedì e martedì, perché sull'onda dell'entusiasmo per i risultati ottenuti al workshop si arriva a casa e ci si mette a martellare come pazze!

La bellissima spirale concentrica realizzata da Francesca - La Cadrega Fenice dopo il workshop

Le barchette a foldforming realizzate da Michela 

Cosa posso dire se non grazie? Ho sempre sperato che questa mia esperienza servisse ad aiutare chi si avvicina a questo mondo, a questo lavoro, a tirare fuori le proprie idee, a costruire un percorso, e a seguire la propria strada. E' davvero un grande orgoglio vedere cosa realizzate dopo aver lavorato con me, vedere che tutti i pezzi sul tavolo sono diversi come siete diverse voi, ognuno bello come voi siete belle.
Per il prossimo Foldforming day vi aspetto a maggio!

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Vi ricordo l'indirizzo per iscrivervi alla mailing list:
beadsandtricks.ws@gmail.com

E il gruppo su Facebook se siete già iscritti alla mailing list:
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venerdì 21 febbraio 2014

Workshop: Foldforming day

Organizzare un workshop, se lo fai in modo serio, non è una cosa semplice, significa tanto studio, impegno, cura. E come ben sapete io sono il massimo della pignoleria :). I laboratori che ho tenuto fino ad ora mi hanno dato tantissime soddisfazioni: sempre pieni a poche ore dall'invio della newsletter, sempre più richieste di quanti fossero i posti disponibili, tantissimo interesse da parte vostra, una partecipazione sempre entusiasta ed entusiasmante.
Penso che insegnare sia un compito davvero arduo, perché per farlo devi trasmettere non solo nozioni ma anche fiducia nelle proprie capacità, voglia di sperimentare, interesse a migliorarsi, a porsi domande, e non aver paura di sbagliare le risposte. Ma altrettanto fondamentale è la preparazione nell'argomento che si vuole trattare e, in particolare, l'esperienza accumulata. Per rispetto nei confronti di chi si affida a te, e per rispetto del proprio lavoro. E' per questo che ci metto tanto tempo per preparare un nuovo workshop: voglio che sappiate sempre che ciò che faremo insieme sarà un'esperienza di apprendimento e di divertimento, un'occasione unica per mettersi alla prova, fatta al meglio delle mie capacità nel guidarvi.

Foldforming workshop: spirale (Rueger fold)
La spirale (Rueger fold - forged line fold) qui eseguita in modo da formare all'apertura spire concentriche.

Così (finalmente!) sta prendendo forma anche il prossimo laboratorio dedicato al Foldforming. Un'intera giornata dedicata esclusivamente a questa tecnica, esplorata da molti punti di vista: non solo l'esecuzione di alcune tra le più importanti forme, ma anche l'esame di alcune tra le principali difficoltà di questa tecnica: l'apertura e il montaggio finale dei pezzi ottenuti.

Solo qualche anticipazione:
- Esame degli attrezzi indispensabili
- Forme inverse ottenute con la forged line fold (barchette e ventaglio) fino ad arrivare alla più complessa Rueger fold.
- Basic T- fold e chasing on air, con cui si ottengono meravigliose superfici scolpite sul metallo.
- Star fold
- Realizzazione di un gioiello in cui incorporare liberamente le tecniche apprese nel corso del workshop. 

E... forse non mi basterà una sola giornata per tutto quello che vorrei fare!! Magari ci sarà anche un Foldforming day #2... Sarà un workshop aperto a chi ha già precedenti esperienze nella lavorazione del metallo, perchè necessita di nozioni di forgiatura già acquisiste, magari proprio grazie ai workshop precedenti.

Adesso non mi resta che mettermi a lavorare sui campioni da mostrarvi, con cui arricchire le lezioni per fornirvi esempi e idee. Qualcosa vedete già in foto. L'appuntamento è per fine marzo!

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mercoledì 2 ottobre 2013

Modificare i martelli #2

Non c'e niente da fare: quando lavori il metallo il martello diventa parte integrante di te, come se fosse un prolungamento naturale del tuo braccio. Non ci prendi confidenza immediatamente, come in tutte le cose ne devi provare tanti per capire l'efficacia, il giusto peso, quale sia il migliore per il tipo di lavoro che stai facendo. Come per ogni strumento ci vuole tempo per imparare ad utilizzarlo bene, e ogni forma e ogni peso ha le proprie caratteristiche. Qualunque consiglio possiate ricevere non sostituirà la vostra personale esperienza, ma vi potrà aiutare a fare delle scelte più corrette all'inizio del vostro approccio col metallo e con questo attrezzo, in termini di efficacia e anche di risparmio economico.

Martelli da modificare

Ieri pomeriggio mi sono dedicata a modificare i martelli per i prossimi workshops, nei quali ognuno avrà il martello per forgiare ricavato da un normalissimo martello preso al Brico. Infatti non serve nulla di particolare per questo lavoro, non servono costose attrezzature: molti strumenti di lavoro ce li possiamo modificare da soli a partire da cose che abbiamo già in casa o che costano davvero molto poco. Serve solo un po' di pazienza e un po' di olio di gomito. In poche ore ieri ho rifatto il look a sei martelli: quattro normalissimi martelli, e due ball pein hammer molto economici.

Testa del martello modificata

Nella foto vedete il martello da 100 g. fissato nella morsa e, sullo sfondo, uno degli accessori Dremel che ho utilizzato per rifinirlo. In sequenza ho utilizzato: una molettina abrasiva a grana grossa, una molettina abrasiva a grana più fine, una spazzola lamellare, e una spazzolina a fili sintetici. Poi serve un po' di olio di gomito per la rifinitura a specchio, fatta a mano con carta abrasiva finissima. Ovviamente tutto ciò che ho fatto col Dremel potrete farlo a mano, ci vorrà solo un po' più tempo.

Martello modificato

Ed eccoli qui, prima e dopo la cura :) .
La testa e la penna sono state portate a finitura smussandone i bordi e dando, in particolare alla testa, una forma stondata che si può più o meno accentuare.

Qualche consiglio:
- Non scegliete mai martelli troppo leggeri per la forgiatura o il foldforming. Soprattutto se siete dei principianti. Avrete necessità di sentire il peso del martello e che il martello vi aiuti a fare il lavoro. 

- La testa del martello non deve essere troppo grande per spianare o forgiare, ecco perchè il chasing hammer non è un martello adatto a questo tipo di lavoro: la testa grande non vi permette di fare un lavoro accurato e preciso perchè non vedete dove state colpendo.

- Non muovete la spalla nel colpire, il movimento parte dal gomito che ne è il fulcro. Un martello troppo leggero vi spingerà a mettere molta più forza nel colpo perchè sia efficace e quindi a sollevare il braccio. Mentre un martello troppo pesante vi affaticherà velocemente.

- Il manico del martello ha molta importanza nel bilanciare l'attrezzo: preferite i manici di legno che possono essere adattati alla grandezza della vostra mano, non troppo leggeri e che non si scheggino.

Altri post sui martelli:
Modificare martelli video
Alcune considerazioni sul martello e il chasing hammer
Martello per rivetti


lunedì 23 settembre 2013

Ricominciano i Workshop

Finalmente si ricomincia! Da quando ho mandato la mail con le informazioni sui nuovi workshop, le nuove date e i nuovi argomenti, mi avete sommersa di richieste e di risposte. Non so come ringraziarvi per questo, e per tutto l'affetto che mi dimostrate venendo da tutto il nord Italia (e non solo!) solo per lavorare insieme a me... a volte mi mancano le parole per dirvi quanto sono felice e mi senta fortunata per tutto questo. Ma questo non è un post solo per dire grazie, ma anche per condividere con chi è più lontano o non ha mai partecipato, che cos'è un workshop, cos'è una giornata insieme passata a lavorare, a scambiarsi idee, a condividere informazioni per crescere.

L'attesa
Si arriva di buon mattino per preparare tutto in attesa che arrivino le cinque persone che renderanno speciale questa giornata con il loro impegno, le loro risate e la loro voglia di imparare.

Workshop lavorazione del metallo
 Il tavolo pronto per il lavoro

La pausa
Tra un workshop e l'altro si sistema ancora il tavolo, si mangia qualcosa, ma c'è anche tempo per camminare al sole per le viuzze e le piazze di Lodi, un centro storico davvero bello, pieno di particolari interessanti.

 Il portale del duomo di Lodi

Facce che ti scrutano dall'acciottolato di Piazza Broletto

 I portici

Il lavoro
Occhi attenti, domande, mani che si muovono e il rumore dei martelli che non vuole fermarsi... il workshop è questo... ma è anche lavorare insieme, chiarire dubbi, scambiarsi indirizzi email e promesse di rivedersi. E' un gruppo di persone che si ritrova per una giornata o qualche ora, persone diverse ma accomunate dalla curiosità e dal divertimento. Il workshop è un momento di incontro e non solo un'occasione per imparare qualcosa di nuovo. Per me è un'occasione di mettermi alla prova e di condividere quello che so, ma anche di imparare moltissimo. Ogni volta è un'esperienza diversa.

Workshop in progress: ognuno lavora al proprio progetto dopo le texture.

 Il bel lavoro di Anna, che ha unito insieme tutti i vari pezzi realizzati durante la giornata.

E' un'esperienza che non si esaurisce nelle tre ore che passiamo insieme, un contatto che vorrei mantenere nel tempo, sia con me che tra voi che vi incontrate e vi incontrerete al tavolo da lavoro.
Grazie per renderlo possibile, e per chi non può esserci spero di avervi fatto sentire almeno in parte quanto mi dà questo lavoro, e quanto sono felice di farlo!

Avete voglia di partecipare? Iscrivetevi alla newsletter:
beadsandtricks.ws@gmail.com


venerdì 9 agosto 2013

Paesaggi

Paesaggi reali e paesaggi mentali.
Pennellate di colore che la natura lascia per il nostro stupore e la nostra meraviglia.
Pare che a volte sul metallo si disegnino paesaggi, e prove su prove restituiscono mappe di mondi immaginari, isole assolate nel blu del mare, piccole oasi verdi sulla sabbia rossa di un deserto, onde disegnate dal vento e dall'acqua sulle rocce.

Islanda - Foto di Yann Arthus Bertrand  - Fonte

Potrebbe sembrare una magia quel colore che si crea, la patina, che si forma su quella superficie e si muove, cambia a seconda delle temperature, della testardaggine, del caso puro e semplice.

 Patine sul rame: verde-azzurro

Poi tenerlo lì è un'altra storia, ma intanto mi godo i colori, allineati dappertutto per casa, lastrine e scarti sparsi qui e lì, e i foglietti con formule magiche manco fossi un'alchimista...
Colore... che magia c'è dietro ad ogni sfumatura, e quanto è vitale per comunicare emozioni?

 Patine sul rame: rosso, blu, verde...

Sì, sto lavorando per me ma anche per i prossimi workshop. Se avete voglia di saperne di più scrivetemi la vostra email e vi aggiungerò alla mailing list, settembre è vicino... :)
beadsandtricks.ws@gmail.com


venerdì 19 luglio 2013

Tagliare il metallo

Quando non si ha mai avuto a che fare col metallo ci si immagina che possa essere difficilissimo da trattare. E non voglio dirvi che sia una cosa semplice perchè penso che, come tutti i materiali, bisogna imparare a conoscerlo, accostarsi ad esso cercando di ascoltarlo e di capirne la natura per cercare di assecondarla, e di utilizzarne le caratteristiche per facilitare il nostro lavoro.
In generale si tende a pensare che il metallo sia ostico, e che chissà quali strumenti servano per lavorarlo. In realtà ne servono davvero pochi per cominciare. E uno di questi è sicuramente uno strumento per tagliare. Gli orafi utilizzano per il taglio esclusivamente il seghetto da orafo, ed è buona ottima cosa imparare ad utilizzarlo, perchè per alcuni tipi di taglio è assolutamente indispensabile. Questo vale in particolare se si utilizzano materiali preziosi perchè il seghetto non deforma il materiale e non produce scarti (a parte la polvere).
Parlando di taglio qui mi riferisco in particolar modo alle lamine metalliche che di solito lavoro, che sono di rame e ottone principalmente, a volte bronzo. Ho sempre utilizzato il mio strumento very professional, che fa ridere ma è molto efficace: una forbice pesante da cucina, ovvero un trinciapollo a lama dritta. Forse lo avrete visto nei video delle mie dimostrazioni, e chi viene ai miei workshops me lo ha visto utilizzare senza tema di far ridere. E' efficace e funziona molto bene per spessori che vanno dallo 0,2 mm allo 0,6/0,8 mm, ovviamente negli spessori maggiori riuscirò a fare solo tagli dritti e per le curve o tagli più complessi, o per i trafori, dovrò comunque utilizzare il seghetto da orafo.
Per il taglio del metallo di spessore sottile si possono utilizzare anche le comuni forbici da cartoleria (provate con qualche tipo economico ma robusto). E ovviamente esistono anche le cesoie da lamiera per tagli più impegnativi su lastre di spessore maggiore, ma in genere queste cesoie sono pesanti e grandi per le mie mani, e probabilmente anche per le vostre!

Cesoie da lamiera

Però... poi qualcuno te ne dona un paio, vecchie, coperte di ruggine, e cominci ad immaginarti le altre mani che le hanno usate, il tempo che ha depositato il suo colore su quel metallo... e non vedi l'ora di ripulirle e provare a usarle, anche se le tue mani restano piccole piccole e loro invece sono enormi :)

(Grazie Manuela, mi hai fatto un bellissimo regalo)

[Per iscrivervi alla mailing list dei miei workshop: beadsandtricks.ws@gmail.com]



giovedì 4 luglio 2013

I workshop di luglio

Anche a luglio, in clima quasi da vacanza, vi propongo due giornate intense di workshops!


Per chi volesse partecipare ecco qualche riferimento in più:

Domenica 14 e 21 luglio
Workshop:
"Introduzione alla lavorazione del metallo, forgiatura e foldforming" - livello base (non è richiesta alcuna esperienza precedente!).
Durata circa 3 ore.
Presso Artigianando, Lodi, h. 10

Workshop:
"Texture e rifiniture a mano e a macchina (multiutensile rotativo, tipo Dremel). Come lavorare la superficie del metallo per renderla interessante, e alcune nozioni su come rifinire correttamente i tagli, forare, e utilizzare gli strumenti manuali e la macchina per ottenere dei risultati ottimali sul metallo" - livello intermedio.
Durata circa 2 ore.
Presso Artigianando, Lodi, h. 15

Anche questa volta mi dedicherò al corso introduttivo sulla lavorazione del metallo per chi vuole partire proprio dalle basi: questo è il workshop di base che continuerò a proporre con costanza, anche dopo l'estate. E' consigliabile a chi non ha mai lavorato col metallo, o vuole apprendere le nozioni per un corretto approccio con questo materiale, che consiglio di fare anche per poi seguire i successivi workshop di approfondimento.
L'altro workshop che propongo è un approfondimento che vi consentirà di personalizzare i vostri lavori grazie all'utilizzo delle texture, e di rifinire al meglio ogni oggetto utilizzando sia gli strumenti manuali che un multiutensile elettrico (tipo Dremel per intenderci). 
I posti sono come sempre limitati, sia per ragioni di spazio sia per consentirmi di seguire ogni partecipante al meglio, e di lavorare in modo proficuo. Se avete voglia di partecipare vi aspetto a braccia aperte.
 
E se adesso non potete, ma volete essere informati sulle prossime iniziative, scrivetemi una mail e vi inserirò nella mailing list dedicata ai corsi:


giovedì 30 maggio 2013

Attrezzi: martello per rivetti swiss style

Lo avete mai visto? E' il martello per rivetti di stile svizzero (Swiss style riveting hammer).

Dalle foto potete capire il mio viscerale amore per gli attrezzi! 

Posso solo dirvi che ne posseggo uno da un paio di settimane e non capisco come ho fatto senza! E' un adorabile piccolo martellino, fatto per rivettare in modo preciso e veloce. Molto leggero, il mio pesa giusto 55 grammi, ha una piccola testa tonda e piatta, e una penna trasversale molto sottile. Le dimensioni contenute e la particolare forma di questo martello lo rendono perfetto per formare al meglio i rivetti partendo dal semplice filo metallico.


La sottile penna è l'ideale per ampliare la testa del filo, anche di piccola sezione, fino all'ampiezza desiderata (ricordatevi di ruotare costantemente il filo mentre fate allargare la testa così che si espanda in tutte le direzioni). Poi ci pensa la testa piatta e tonda a definire il rivetto perfetto: appiattisce, toglie i segni che si erano formati un precedenza e soprattutto, date le dimensioni e il peso "piuma" del martello, consente di lavorare in spazi ristrettissimi, anche in presenza di pietre e perle. Oltre al suo naturale uso, questo martello è adattissimo per piccole forgiature su filo o lamina, in piccoli spazi, ad esempio se ci serve di fermare una perlina o un qualunque altro elemento su un filo metallico. La manegevolezza consente lavori accurati e di precisione.


 Se vi stavate chiedendo invece perchè il mio martello ha una A incisa sul manico la risposta è semplice: da quando faccio i corsi e porto con me i miei attrezzi, ho cercato di segnarli tutti a dovere in modo che non si confondano con quelli eventualmente portati dagli allievi. E' un ottimo metodo per personalizzarli: io ho usato semplicemente uno dei miei punzoni con le lettere dell'alfabeto, poi ho ripassato l'interno con una penna grigia dalla punta sottile.
Happy riveting! :)

lunedì 8 aprile 2013

Insegnare io? notizie dal workshop

Forse non vi ho mai raccontato del mio percorso di studi e di come decine e decine di volte durante quegli anni mi è stata rivolta la fatidica, e da me odiata, frase: "Ah! studi lingue? allora vuoi insegnare..."
Nemmeno lo chiedevano, era proprio un dato di fatto, una cosa assodata. E io detestavo l'idea. Sia per la scuola, che già allora faceva pietà (e adesso ancora peggio) sia perchè ero davvero convinta che non fosse una cosa che faceva per me. Forse colpa dei tanti (troppi) professori privi di motivazione e di vocazione che avevo incontrato sulla mia strada di studente, o per altri motivi.
Poi è arrivata questa passione. E' arrivato lo studio di cose che amo davvero, la consapevolezza di quanto ci sia da imparare. E la fatica che si fa, ogni giorno, da soli e senza avere le basi che rendano tutto più semplice. Ed è arrivata insieme l'esigenza, la voglia, di condividere quello che ogni giorno imparo e metto in pratica. Sento intorno a me moltissimo interesse per questo campo, voglia di capire e migliorare.

Workshop lavorazione del metallo
Foto di Artigianando

Mentre preparavo la parte teorica di questo workshop, ho letto le parole di John Cogswell, un artigiano e insegnante, maestro nella lavorazione dell'argento e in particolare della forgiatura:
"It has never been enough for me to simply make things, but rather to try to understand all the "hows", "whats" and "whys" that make the creation of the objects possible, and then to share the fruits of my labour with others. I am a teacher as well as a maker, and I take very seriously the responsibility of nurturing and passing on the skills and knowledge entrusted to me"

[Non è mai stato abbastanza per me semplicemente fare degli oggetti, ma piuttosto cercare di capire tutti i come, i cosa e i perchè che rendono possibile la creazione di quegli oggetti, e poi condividere i frutti della mia fatica con gli altri. Sono un insegnante oltre che un artigiano, e prendo molto sul serio la responsabilità di coltivare e trasmettere le abilità e la conoscenza che mi sono state date in custodia]
Queste parole mi hanno colpita, sia per la curiosità che esprimono, che secondo me è il motore principale del nostro fare e imparare, sia per la scelta di alcuni termini: responsabilità, nutrire, trasmettere, dare in custodia.
I nostri doni non devono essere tenuti nel cassetto, ma condivisi. Ne abbiamo la precisa responsabilità. Di nutrirli, alimentarli, farli crescere. E poi di trasmetterli perchè altri possano a loro volta fare lo stesso. Ci sono stato dati in custodia per farne buon uso. 


E' difficile descrivere la sensazione che ti trasmettono i sorrisi e gli occhi di chi ti ascolta e la soddisfazione di vedere andare via queste persone ognuna con un oggetto realizzato con le proprie mani, indossandolo magari. Ogni foglia diversa dall'altra, ognuna bellissima. 
Grazie davvero di cuore per quello che mi date quando venite a imparare da me, perchè io imparo tanto da voi.


venerdì 15 marzo 2013

Workshop, finalmente!

Finalmente ce l'abbiamo fatta! Da aprile cominceranno degli appuntamenti che spero saranno costanti nel tempo. I workshop e corsi di cui vi ho spesso parlato, ricordate? E di cui mi chiedete in tanti. 
Ma che cos'è di preciso un workshop? E' una lezione di approfondimento di una tecnica, che può durare qualche ora o un'intera giornata, tenuta di solito da persone esperte in quella tecnica, che ha carattere più pratico che teorico, cioè si impara facendo e vedendo fare.
Nel nostro caso faremo a qualche ora di lavoro insieme, e cominciamo così:

"Introduzione alla lavorazione del metallo, forgiatura e foldforming" - livello base. Durata 3 ore.
7 aprile, presso Artigianando, Lodi

Questo workshop ha già due turni esauriti (grazie!!), perciò abbiamo pensato di replicarlo la domenica successiva, 14 aprile dalle ore 10, sempre presso Artigianando a Lodi. Può partecipare chiunque, anche senza alcuna esperienza nella lavorazione del metallo, perchè partiremo proprio dalle basi. Per informazioni e per prenotare (i posti sono pochi quindi affrettatevi!) la mia mail:
beadsandtricks.ws@gmail.com

Date le richieste che mi arrivano sto cercando di organizzarmi anche su Milano, se può interessarvi fatemi sapere, come al solito via mail, o su Facebook.

Ieri sera mentre pensavo a scrivere questo post, grazie a uno dei miei contatti su Facebook ho trovato questo bellissimo video. Il titolo è un gioco di parole, la sostanza sono i meravigliosi visi degli artigiani che forgiano coppe e ciotole, tutti insieme sulla pubblica via, mostrando come si parta da un semplice disco di lamina e con tanti successivi passagi si arrivi ad una forma definita. Un sogno forse...

 
Raising Awareness from gabriel.craig on Vimeo.

mercoledì 24 ottobre 2012

Una lezione free sugli attrezzi: pinze

Mi viene chiesto spesso se tengo corsi sulla lavorazione del metallo e le tecniche che utilizzo. La risposta è: Sì! Da ormai più di un anno organizzo workshop e corsi, per i tantissimi che vogliono imparare a lavorare il metallo, sia in filo che in lamina (voi lo sapete che io non la chiamo tecnica wire :) )
Scrivetemi se siete interessati e magari ditemi quali argomenti potrebbe essere più utile trattare, così da stilare una scaletta anche in base alle vostre richieste. La mia mail per iscriversi alla newsletter dedicata: beadsandtricks.ws@gmail.com

E veniamo agli attrezzi, così magari per chi è alle prime e vuole prepararsi per seguire un corso può nel frattempo procurarsi le cose indispensabili.
Innanzi tutto è importante dire che per cominciare a lavorare il metallo non è necessario spendere molto, si possono benissimo utilizzare pinze e attrezzature di facile reperibilità (nei Brico o simili) con qualche accortezza. Perchè esistono le pinze professionali e hanno molteplici vantaggi, quali la leggerezza, la maggiore ergonomia, il metallo di migliore qualità (quindi una maggiore durata), i becchi più sottili. Ma io per anni ho usato le pinze per elettronica che si trovano facilmente nei negozi di bricolage, prima di passare a pinze più specificamente pensate per la gioielleria.

Le pinze per la creazione di bijoux in metallo (sì, anche per la famigerata tecnica wire!):


Pinza a becchi tondi: indispensabile per manipolare il filo metallico e creare anellini di congiunzione, asole aperte o chiuse, elementi di catene.

Pinza a becchi semitondi: l'interno del becco è liscio mentre l'esterno è semitondo. E' indispensabile che l'interno dei becchi sia liscio e non zigrinato, per non segnare il metallo mentre lo lavoriamo. La forma dei becchi, assottigliata via via verso la punta, la rende perfetta per lavorare in piccoli spazi.




Tronchese diagonale: perfetto per tagliare il filo a misura, se il taglio è preciso anche in punta vi consente di lavorare anche molto vicino ad una perla o in uno spazio ristretto. Controllate che chiuda bene. Ne esistono di vari tipi a seconda della precisione del taglio e della sbavatura lasciata. Il cosiddetto flush cutter è quello che quasi non lascia sbavature e consente di non dover fare troppo lavoro di rifinitura sui tagli.

Tronchese piatto: più adatto del tronchese diagonale a tagliare i fili che fuoriescono dalla lavorazione anche in piccoli spazi.






Pinze per wire wrapping: non sono indispensabili per cominciare ma comunque molto utili se decidate di usare molto il filo metallico per fare da voi i componenti come monachelle chiusure e anellini di congiunzione perchè vi consente di fare sempre anelli della stessa misura, e quindi di fare lavori più precisi e veloci. Ne esistono di varie misure e anche con ambedue i becchi divisi in tre sezioni di diverso diametro.



Pinze a punte piatte larghe: utilissime se fate molte spirali e in generale utili per tenere i pezzi fermi durante la lavorazione. Indispensabile che abbiano l'interno dei becchi liscio.



Pinze a becchi curvi: molto spesso nei brico non trovate le pinze a becchi semitondi dritti ma queste, che vanno comunque benissimo per gli stessi usi e hanno l'interno dei becchi liscio e non zigrinato.





A queste aggiungo, se pensate di lavorare molto coi fili soprattutto, anche le pinze coi becchi di plastica.
La prossima settimana qualche consiglio per trattare bene i vostri attrezzi e utilizzarli al meglio.


venerdì 12 ottobre 2012

Abilmente autunno 2012: le amiche creative

Ci sono delle persone che ormai accompagnano il mio percorso di blogger da anni. Che ho cominciato a seguire e non ho più lasciato. Rapporti che su Facebook si sono trasformati in amicizie, conoscenze che hanno avuto modo di consolidarsi per la reciproca stima e in alcuni casi anche grazie agli incontri. Trovarsi finalmente faccia a faccia dopo anni di mail, commenti, dopo aver seguito il lavoro e il percorso l'una dell'altra... potreste pensare che si provi imbarazzo, che in qualche modo si sia impacciati, timorosi. Invece ogni volta sono abbracci da vecchie amiche, come se ci si fosse lasciate un momento prima e ci si ritrovasse solo poco dopo... Le chiacchiere scorrono senza intoppi, i sorrisi, gli sguardi, il ritrovarsi esattamente come ci si era aspettate.
Molte di queste occasioni di incontro sono le fiere. Si arriva anche da lontano, cariche di aspettative, e si torna a casa piene di emozioni. Se la prossima settimana avrete occasione di visitare la più grande fiera della creatività in Italia, Abilmente a Vicenza (18-21 Ottobre), troverete delle persone veramente speciali, amiche piene di talento che se non conoscete ancora dovete assolutamente incontrare.

Foto di Cristina Sperotto

Cristina Sperotto
L'anima di Ork'Idea Atelier, che già da alcune edizioni si occupa di corsi di riciclo creativo con le sue magie fatte di carta e tessuti recuperati. La potrete trovare insieme ad un'altra amica bravissima, Rachele Russo di Arteteca, presso l'Atelier del Riciclo Creativo (Pad. I). Trovate tutte le informazioni per partecipare ai corsi qui.

Foto di Casa Facile

Roberta Castiglione
Roberta e la sua vulcanica immaginazione, il suo entusiasmo, la sua visione. Il suo progetto di recupero di una filiera dimenticata, la lana d'Abruzzo, e soprattutto il credere nella condivisione. Il Social Crochet approda anche ad Abilmente grazie a Casa Facile, presso lo stand 181, pad F sarà possibile seguire corsi di uncinetto 3D. Tutte le informazioni per iscriversi qui, e per chi non potrà esserci tutte le lezioni possono essere seguite via web attraverso il gruppo del Social Crochet su Facebook.

Rosi Gionfriddo
La dolcezza e la raffinatezza di Rosi, Rosi Jò per chi la conosce sul web, sono inconfondibili. I suoi lavori sono pura poesia tirata fuori da materiali di recupero, legni di mare, sassi, cartone. Se avete voglia di vederla dal vivo e di creare insieme a lei roselline di cartone e ghirlande per il Natale la troverete fra i corsi di Protagoniste della Creatività, Padiglione G, Area M7. Tutte le informazioni qui.

Emma Fassio
La lana, la maglia, gli scialli. Ma non solo. Emma è una persona speciale che vi farà amare il suo lavoro, e vi farà appassionare alle tecniche che utilizza per realizzare i suoi modelli. La potrete trovare coi suoi workshop presso l'Atelier della Lana. La lavorazione in tondo coi ferri circolari e il metodo continentale non avranno più segreti!

Giulia Rizzo
GiFelt, una presenza ormai consolidata all'Atelier del Feltro e della Tessitura, Pad. G, che Giulia anima insieme alle altre meravigliose creative del feltro (nomi notissimi come Ruth Bauer o Eva Basile). Potrete ammirare il suo ultimo pannello creato proprio per la fiera e partecipare ai suoi workshop. Tutte le informazioni qui.

Io andrò domenica 21, e come potrete immaginare gran parte del mio tempo sarà dedicato a queste amiche, alcuni saranno primi incontri e sono molto emozionata, ma so che sarà tutto perfetto.