Da quando "navigo" in queste acque, quelle della creazione dei bijoux intendo, mi capita sempre più spesso di imbattermi nell'ignoranza più incredibile. Non tanto da parte di chi acquista, che ovviamente non è tenuto a sapere nulla sulle peculiarità dei materiali che gli piacciono, quanto da parte di chi vende i componenti e di chi li utilizza per la creazione di bijoux artigianali. Ho notato che spesso si danno per buone le scarsissime informazioni degli shop online, e si ripropongono pari pari diciture e descrizioni senza farsi alcuna domanda sulla provenienza e sulle caratteristiche dei materiali. Questa disinformazione passa direttamente a chi acquista e si diffonde a macchia d'olio anche tra le altre "manovali" del bijoux, che non si fanno alcuna domanda nella maggior parte dei casi, ma prendono per buone le cose scritte da altri in maniera approssimativa.
Probabilmente io ho dalla mia una certa curiosità che mi spinge sempre a volerne sapere di più su ciò che mi capita tra le mani, a cercare di essere sempre informata. E per cercare di fare un uso "pubblico" della mia curiosità vi anticipo che da settembre troverete una nuova rubrica qui sul blog: ci occuperemo insieme a Luca Ballarini (Artigianando.net) di sviscerare un po' di questioni, parlare approfonditamente di materiali e tecniche, sfatare alcuni miti... Luca è molto preparato e competente, e occasionalmente ci rivolgeremo ad altri creativi "esperti" per raccontarvi nella maniera più seria possibile qualcosa di più sui materiali che usate o che semplicemente vi piacciono (suggerimenti eventuali sui temi da trattare da inserire in scaletta sono molto graditi! Mandatemi una mail!).
Oggi vi do' un piccolo assaggio, parlandovi della madrepora. L'ho usata per realizzare una collana, insieme a cerchi fatti a mano in rame, e ho sentito dire che non bisognava usarla perché la madrepora "è corallo".
Mossa dalla mia solita avidità di informazioni ho fatto una ricerca per capire cosa sia in effetti la madrepora, ed ecco cosa è venuto fuori:
La madrepora non è una pietra, ma un animale, esattamente come il corallo, perciò non lo troverete classificato come minerale. Ma non è un corallo. Appartengono entrambe alla classe degli Antozoi ma sono differenti. Le madrepore, affini alle Attinie, producono uno scheletro di carbonato di calcio. La maggior parte del materiale che troviamo in vendita è proveniente dal sud-est asiatico, Taiwan o Indonesia o Cina, ed è materiale per il 95% stabilizzato. La madrepora ha una superficie piena di buchini simile ad una spugna (in inglese viene chiamato appunto
sponge coral) che vengono riempiti di sostanze resinose o polimeri. Molte perline derivano inoltre da materiale pressato, cioè frantumato e poi amalgamato con resine per ottenere le forme desiderate. Adesso ci si può facilmente spiegare la larga diffusione di questo materiale e il prezzo abbordabile.
La madrepora è molto leggera, per cui anche componenti molto grandi, come quelli di questa collana, risultano molto facilmente indossabili.
Una grande piastra rettangolare in madrepora
Un altro particolare della collana: la chiusura e un anellino fatti a mano
Fonti: