A volte si ha la sensazione (raramente, ma accade) di aver creato qualcosa di diverso, qualcosa di davvero solo tuo, qualcosa che ti appaga fino in fondo. A me è capitato con questi orecchini, nella loro versione in rame con patina blu, che è stata la prima che ho fatto, qualla che avete visto e che vedete tutti i giorni quando venite a trovarmi, aprendo il blog e guardando l'header. Ho continuato a lavorarci, perfezionandone la forma, e un paio di questi gusci hanno preso una bellissima e uniforme patina scura durante le ripetute ricotture. Ho deciso di non patinarli ma di lasciarli così, con la loro semplice bellezza e la loro forma quasi pura.
Invece ho lucidato l'esterno, per fare risaltare i segni della forgiatura, quei piccoli solchi lasciati dal martello, mentre l'interno è liscio. Mi piaceva il contrasto fra la patina scura e i bordi chiari, e li ho montati con lo stesso gancio scenografico di quelli blu, ma questa volta in argento. Chissa perché però questi orecchini passano inosservati ai più. Mi capita spesso con le cose nelle quali credo di più, che forse risultano troppo semplici, o troppo "spoglie" e minimali. Ma sono le cose che forse amo di più, e continuo e continuerò a farle, nonostante a volte mi "deludano" in termini di riscontro. Penso che ci credo, che sono le cose che mi assomigliano di più. Non che le altre non mi piacciano (sono geneticamente incapace di fare cose che non mi piacciano davvero), però è ovvio che in alcune cose ti riconosci di più e in genere nel mio caso sono quelle che sì, piacciono, ma non troppo.
Voi direte: e allora? Non so, stamattina ho pensato che avevo voglia di parlarvi di quando mi sento delusa, di quando l'accoglienza di in un pezzo non è quella che io penso meriti, di quando capita che una cosa alla fine piaccia solo a me. E di quando comunque mi dico "chi se ne frega", è quello che sento giusto, e non mi tiro indietro: credo in questa forma, in questi materiali, in questa realizzazione, e continuerò a fare e a proporre le cose in cui credo. Perché ieri ho indossato questi orecchini e (anche questo capita raramente) mi sentivo bene. Sentivo di indossare qualcosa non perché l'avessi fatta io, ma perché l'avrei scelta anche se l'avesse fatta qualcun altro. Forse è questo quello che dovrei cercare sempre, più consapevolmente, quando lavoro. Non è sempre facile ma è la cosa giusta.
14 commenti:
mi riconosco moltissimo in questo tuo pensiero, ma non dobbiamo dimenticare che creiamo soprattutto per noi stesse: per l'appagamento, la soddisfazione e l'enorme piacere che proviamo quando stringiamo tra le mani qualcosa che ci piace da morire...
Cara Alessia, credo che il motivo di tutto stia nel fatto che ... si vorrebbe avere TUTTI i tuoi pezzi, ma ragioni economiche e di opportunità impongono di fare qualche scelta! Penso che la ragione sia tutta lì... poi si sa che le cose colorate attirano l'occhio, siamo tutte un pò gazze ladre in fin dei conti, spesso non in grado di apprezzare il lavoro di chi ci suda su (qui ci vorrebbe l'occhio esperto di sa fare, molte di noi non hanno la minima idea del procedimento...)
Rosa Maria
Come ti capisco cara Alessia...io non creo gioielli come te, ma anch'io quando taglio e dipingo il legno faccio soprattutto quello che sento mio come stile, come persona..effettivamente non sempre trovo riscontro negli altri, ma non desisto, non posso snaturarmi solo per piacere di altri..anche tu non scoraggiarti, porta avanti il tuo stile e le tue idee..less is more...e questi orecchini mi piacciono moltissimo!
Un abbraccio grande
Monica
Quanto è vero ciò che dici...troppo spesso ciò che piace ai più non quello che creiamo con tutto noi stessi...ma credimi..condivido anche che questi orecchini siano davvero speciali!non che le altre tue creazioni non lo siano..ma questi..beh questi mi lasciano senza parole ogni volta che li vedo!continua e non ti fermare...sono apprezzati più di quanto immagini!con affetto Niki
persevera... non mollare mai.. lo sai che capisco ciò che dici ne parliamo spesso. E direi che ti rispecchiano alla perfezione questi orecchini, sono "trasparenti" come te..
Sono stupendi! E non riesco a dire se più o meno dei blu: sono così diversi ed entrambi bellissimi. Meravigliosa "semplicità" (grandissima sfida, grandissima capacità, grande lavoro riuscire a togliere il più possibile e ricavarne un oggetto perfetto), che è quella che io preferisco. Io personalmente mi trovo a essere soddisfatta di pezzi che vengono commentati meno rispetto al altri, e viceversa. E raramente indosso le mie creature (tanto che mi dicono: li fai pure i gioielli e non indossi mai nulla!). Splendido lavoro Alessia, as usual...! :-)
Hai proprio ragione, capita che un pezzo, una tua creazione ti soddisfi tanto ma non riesce a trovare riscontro negli altri.
Purtroppo i gusti sono tantissimi ed è giusto così. Sicuramente ci sarà qualcuno tra tanti che apprezzerà anche la cosa più semplice, basta credere e perseverare in quello che si fa.
Comunque a me piacciono molto sia in questa versione più semplice che con la patina blu. Il contrasto chiaro/scuro sta molto bene.
Sono convinta che negli oggetti come nei disegni è sempre il chiaro e lo scuro, l'ombra e la luce che riescono a rendere "vivo" un oggetto. Facile a parole, difficile da realizzare!!!!
Ciao Cristina
E' proprio quello che mi dicevi quando ci siamo incontrate, il fatto che spesso le cose a cui siamo più legate, di cui siamo più orgogliose, non hanno lo stesso riscontro "dall'altra parte"...
Hai ragione che può essere scoraggiante, ma dobbiamo davvero continuare a crederci, a fare quello che ci piace, a creare cose davvero "nostre", che ci fanno sentire bene.
Troveremo prima o poi persone dall'altra parte che ci daranno soddisfazione ;)
Ti abbraccio forte :*
Innanzi tutto grazie, per aver letto pazientemente e poi per aver lasciato dei commenti così interessanti e articolati :)
Ho scritto questo post perchè questi pensieri mi accompagnano da tanto tempo, e a volte ho l'impressione che vista dall'esterno qui sia tutto rose e fiori, ed effettivamente so di non potermi per nulla lamentare: ho moltissime persone che supportano concretamente il mio lavoro, lo scelgono, lo amano e di questo sono grata sempre, ogni giorno.
Però volevo parlare anche dell'altro lato della medaglia, che c'è sempre, e di come questo faccia sentire credo chiunque faccia un lavoro come questo perchè lo sente, con passione.
Vi abbraccio tutte!
Ciao!! Seguo da un pò di tempo il tuo blog e questo è il mio primo commento..finalmente ce l'ho fatta a scrivere qualcosa! Le parole di questo post rispecchiano a pieno quello che sento e penso anch'io molto spesso. A volte capita che le cose che non ci convincono di più siano le più apprezzate dagli altri, mentre quelle che sentiamo veramente nostre passino 'inosservate'; fa male, ma non è un motivo per lasciarsi abbattere. Io quando lavoro seguo il mio istinto e le mie mani vanno da sole..dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo se vogliamo che rimanga autentico!
In ogni caso a me questi orecchini piacciono molto!
Un abbraccio,
Francesca
Ciao Francesca, benvenuta e grazie mille per il tuo commento! come scrivevo alla fine, no che non mi lascio abbattere da questo. Che rimanga autentico è proprio quello che voglio, senza la verità di chi sono e quello che sento niente di tutto questo avrebbe motivo di esistere per me :)
Secondo me, il fatto di non incontrare immediatamente l'altrui gusto è un punto di forza.
Significa - a mio avviso - che si è creato un oggetto che è davvero la proiezione materica del proprio io, un oggetto in cui ci si riconosce a tal punto da non saper neanche spiegare perchè, ma dal cui riconoscimento gli altri sono esclusi. Possono solo intuire, ma forse non comprendere mai del tutto.
Sono briciole di anima che lasciamo al nostro passaggio, come segno tangibile del cosmo interiore.
Trovo i Guscio belli a prescindere, forse perchè è bella la forma ed ogni lavorazione - patinatura, lucidatura, etc - è solo declinazione.
Elisa grazie, il tuo punto di vista lo condivido molto, quasi sempre. Solo che poi ogni tanto ti fai delle domande, ti metti in discussione di fronte a certi risultati, almeno io lo faccio sempre, perchè piuttosto che dire "sono gli altri che non capiscono" io mi dico che sono io che noon riesco a farmi capire, e allora cerco un modo per avvicinarmi... Ma la penso come te, sulle cose che amo davvero non mollo :)
Cara Alessia, credo che tutti gli artisti siano in qualche modo incompresi. Perché i più sono inesperti delle tecniche che si utilizzano, non possiedono gli strumenti adatti per capire il valore di un prodotto, o per altri motivi ancora.
Ci piacerebbe che gli oggetti in cui ci mettiamo l'anima fossero apprezzati anche dagli altri, che la nostra felicità e i nostri gusti siano condivisi, ma non è sempre così. Perché i gusti sono unici e personali, come l'originalità dell'artista. Così, quando gli altri non ci danno il riscontro sperato, ci deve bastare la nostra convinzione, il nostro amore che abbiamo messo nel pezzo.
Sei brava e originale, sei un'artista, vai avanti così!
Posta un commento