Una collana con pochi fronzoli, avrei detto semplice, ma uso troppo spesso questa parola, e a volte ho la sensazione che la semplicità venga vista come facilità. Per me semplicità è scegliere accuratamente una linea da mettere in risalto, valorizzare al massimo un elemento, rendere un gioiello capace di adattarsi a più persone, o modi di essere, renderlo leggero.
Qui la scelta era la pietra, perfetta nel suo ovale, nel colore verde con quel piccolo tocco di ocra in un angolo. Il metallo allora è la sua stessa forma, rovesciata, ottenuta forgiando a mano una lastrina e lasciando tanti piccoli segni sulla superficie del metallo, che ha il colore caldo dell'ottone similoro, a richiamare quell'angolino di colore della pietra.
Per una volta vi faccio guardare anche il retro, perché trovo che la costruzione di un oggetto sia sempre la cosa più interessante, al di là dell'aspetto finale. La gabbia costruita per trattenere la pietra è realizzata in argento con sette griffe saldate al perimetro di un ovale, mentre a collegare l'elemento in ottone con la montatura è una piastrina d'argento di recupero, con inciso un fiore (ricordate, ve ne avevo già parlato un po' di tempo fa). Ho completato la collana con una sottile catenina e una chiusura ad amo fatta a mano.
C_052
Ottone, diaspro, argento