I am not what I am, I am what I do with my hands
Louise Bourgeois
Quando, per qualunque motivo, per un po' di tempo rimango ferma senza lavorare, alla ripresa sono assalita da una specie di panico. Mi capita sempre e in questi giorni lo sto sperimentando per l'ennesima volta.
A parte la fatica che faccio a rimettermi a produrre, sento come se avessi il cervello completamente vuoto. Mi chiedo come facevo a fare quella determinata cosa e la risposta è il nulla! E quell'altra? niente, sembra che la memoria dei processi, dei passaggi, delle tecniche, mi sia stata cancellata.
Ad un certo punto mi costringo a prendere gli attrezzi e a cominciare. E lì avviene il vero miracolo. Una specie di miracolo, almeno... Se per un attimo smetto di pensare le mani iniziano a fare. Prendono, tagliano, bucano, limano. Misurano centimetri e millimetri con una sapienza che non mi appartiene, e i pezzi prendono forma senza che io ancora consapevolmente sappia come.
Le mani ricordano. Sempre.
4 commenti:
Brava! E' tutto scritto dentro di te, anche se a volte non lo percepisci ma basta fidarti del tuo istinto e tutto affiora, come nuovo, dalle tue mani.
Buon 2017!
Quello che dici è proprio vero! il corpo sa cosa fare!
Ciao Alessia,ho scoperto il tuo sito da poco e non sai quanto mi piace girare tra le tue pagine leggendo ciò che scrivi e guardando le tue creazioni.
Vorrei anche io dar vita alle mie mani e saper creare cose così belle. Chissà magari un giorno mi ritrovo con un pezzo di metallo in mano.
ciao elisa
Ciao Elisa, grazie mille per il tuo commento, sono felice che trovi interessante il blog!
Se senti la voglia di creare qualcosa vedrai che lo farai prima o poi, lascia andare le mani e ti ritroverai di sicuro con qualcosa di bello, che sia metallo o no, sarà il materiale con cui senti più affinità, magari dopo averne provati diversi. L'importante è lasciarsi andare :)
Un abbraccio, Alessia
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