Un anello per riaverla indietro. Qualcosa che sembrava persa, che non trovavo più ovunque cercassi. La voglia di fare, di creare, di dire qualcosa. Vero, su queste forme sto lavorando da un po' di tempo. Vero, forse era già tornata e io non mi ero accorta della sua presenza. Ma lavorando a questo anello, dopo così tanto tempo, ho dimenticato quello che mi stava intorno, senza altri pensieri se non quello che le mie mani stavano facendo.
Chi fa questo lavoro lo sa, di cosa sto parlando. È quello stato di grazia, di totale immersione nei gesti, nel materiale che stai lavorando, nell'idea che hai in testa e che deve diventare materia da toccare. Una cosa che quando la perdi pensi di aver perso tutto, la ragione stessa di quello che sei, di quello per cui vivi. E non sai, non hai mai saputo da dove venisse. E come fare a ritrovarla. Poi, se non ti arrendi, un giorno senza capire come, ne ritrovi un brandello. Una piccola scheggia conficcata da qualche parte dentro di te.
Ho voglia ancora di esplorare questa strada nuova per me, e di non smettere di sperare che lavorare sia ancora quello stato di grazia in cui ti perdi. Questo anello, della serie Black hole, ha la luce della perla nascosta al suo interno. Il rame intorno è irregolare, la texture contrasta con la coppetta più grande, forgiata a mano e levigata. Lo guardo e dico che è stato un bel perdersi...
A_062
Rame e perla coltivata
2 commenti:
Ho letto le tue righe e mi hai travolta! Proprio stamani mi sono trovata a parlare delle stesse sensazioni di cui scrivi e a fatica riesco a rendere l'idea di appagamento e serenità che tu hai saputo rendere al meglio. Il tuo gioiello dalla rifinitura in Rame , lo paragono ad una fessura dalla quale solo le persone sensibili sanno osservare una vita intera . Complimenti!
Ciao Emanuela, grazie! Sono felice di essere riuscita ad esprimere un sentire che sono certa, proprio come ho scritto, sia di chiunque faccia questo lavoro, così bello ma anche così difficile.
Grazie :) Un abbraccio,
Alessia
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