Un anello per riaverla indietro. Qualcosa che sembrava persa, che non trovavo più ovunque cercassi. La voglia di fare, di creare, di dire qualcosa. Vero, su queste forme sto lavorando da un po' di tempo. Vero, forse era già tornata e io non mi ero accorta della sua presenza. Ma lavorando a questo anello, dopo così tanto tempo, ho dimenticato quello che mi stava intorno, senza altri pensieri se non quello che le mie mani stavano facendo.
Chi fa questo lavoro lo sa, di cosa sto parlando. È quello stato di grazia, di totale immersione nei gesti, nel materiale che stai lavorando, nell'idea che hai in testa e che deve diventare materia da toccare. Una cosa che quando la perdi pensi di aver perso tutto, la ragione stessa di quello che sei, di quello per cui vivi. E non sai, non hai mai saputo da dove venisse. E come fare a ritrovarla. Poi, se non ti arrendi, un giorno senza capire come, ne ritrovi un brandello. Una piccola scheggia conficcata da qualche parte dentro di te.
Ho voglia ancora di esplorare questa strada nuova per me, e di non smettere di sperare che lavorare sia ancora quello stato di grazia in cui ti perdi. Questo anello, della serie Black hole, ha la luce della perla nascosta al suo interno. Il rame intorno è irregolare, la texture contrasta con la coppetta più grande, forgiata a mano e levigata. Lo guardo e dico che è stato un bel perdersi...
Anche se sono affascinata dagli oggetti trovati casualmente, specie se piccoli pezzi di natura che mi porto a casa dalle mie camminate, questa è forse la seconda volta che ne inserisco uno nei miei gioielli. Forse perché non è facile che qualcosa mi colpisca al punto da pensare di volerci costruire intorno un gioiello. E anche perché spesso si tratta di oggetti fragili, che ho paura di inserire in una costruzione che è fatta per durare nel tempo.
Ma poi capita che dopo un bagno nell'acqua più calda e blu che possiate immaginare, fra scogli e verde, mentre mi asciugo e mi rivesto, il mio occhio coglie qualcosa che mi colpisce. Mi chino e raccolgo questo piccolo agglomerato di sedimenti, dentro decine di piccole conchiglie di cui rimane l'architettura, la spirale ripetuta all'infinito. E immediatamente immagino cosa diventerà.
Un girocollo delicato ma importante, con due elementi in rame lavorati a foldforming che si intrecciano, due chiocciole. E al di sopra, ingabbiato nell'argento, fragile ma bellissimo, il mio frammento di mare.
Sul retro si nota il mio piccolo fiore stampigliato, e la costruzione a giorno che rispetta la natura fragile del pezzo. Il filo di rame e gli anellini d'argento completano il centrale che è finito poi da una catenina sottile e dalla chiusura fatta a mano.
Il ricordo di una bellissima giornata di mare e sentieri, in cui ho camminato e contemplato il mare, fotografato fiori, e paesaggi, vissuto come mi fa sentire bene e libera. Ora è un oggetto che racconta tutto questo.
Non sono mai stata particolarmente favorevole agli utensili a batteria, le mie esperienze non erano molto positive: scarsa potenza e breve durata della batteria due dei problemi principali. Ho sempre preferito, soprattutto perché lavoro principalmente al mio banco, utilizzare utensili alimentati via cavo. Poi qualche mese fa, per il mio nuovo workshop sull'uso del Dremel ho potuto provare il nuovo Dremel Micro e ve ne voglio parlare oggi.
Partendo abbastanza prevenuta, ho fatto l'unboxing del nuovo arrivato osservandone tutti i particolari, mentre lo mettevo per la prima volta in carica collegando la base attraverso un piccolo alimentatore. Mi ha subito colpita la maneggevolezza del corpo, molto leggero e adatto a mani piccole come le mie, poi la velocità di carica della batteria, che in meno di tre ore si ricarica completamente.
Ma poi la vera sorpresa è stata nell'uso. Volendone testare la potenza ho usato il Micro per forare il vetro, e per fresare: per entrambe le operazioni non ci sono stati problemi, il numero di giri impostato con la comoda scala che si trova in basso sull'impugnatura ha fatto perfettamente il suo lavoro, non perdendo potenza anche sotto sforzo.
La maneggevolezza, il modo comodo di impugnarlo e muoverlo, lo rende un valido sostituto dell'albero flessibile in tutti quei casi in cui può essere necessario avere con noi un multiutensile ma non possiamo portare molto peso, o non sappiamo se avremo a disposizione un collegamento alla rete elettrica. Come è successo a me negli ultimi workshop che ho organizzato: muovendomi coi mezzi ho necessità di ridurre al minimo il peso delle attrezzature, ma allo stesso tempo di potermi fidare dell'utensile che scelgo perché nei workshop è indispensabile per pulire, forare e fare molte delle rifiniture. Il Dremel Micro si è rivelato davvero comodissimo, molto utile secondo me anche a chi lavora all'aperto, ad esempio ai mercatini.
Uno dei suoi plus (che a prima vista può sembrare una caratteristica superflua a chi lavora tutti i giorni con utensili più spartani, lo ammetto: prima di vederlo in azione ero fra chi che pensava che non fosse così utile) è la luce a led che si accende quando si mette in funzione e che illumina l'accessorio e lo spazio dove state lavorando, rendendo più agevoli lavori di precisione come quelli che facciamo noi su piccoli pezzi.
In questo video potete vedere l'uso del Dremel Micro insieme al mio inseparabile mandrino autoserrante, nella foratura di rame e ottone. La fatica sull'ottone è dovuta semplicemente alla punta per forare ormai un po' vecchiotta.
Con Dremel in Fiera: Bergamo Creattiva 6/7 ottobre
Se vi interessano i tools Dremel e volete vederli in azione, e scoprire come poterli utilizzare sui vostri lavori in metallo, se volte farvi un'idea di quali siano i modelli più utili per il vostro lavoro e gli accessori indispensabili, avete un'occasione perfetta: il 6 e 7 ottobre mi trovate a Creattiva Bergamo presso lo stand Dremel, per tutto il giorno. Sarò lì a farvi dei mini workshop sull'uso del Dremel, a rispondere alle vostre domande, a darvi consigli. Venite a trovarmi!!
Sullo stand troverete persone molto competenti e appassionate ad aiutarvi nella scelta, e la nuovissima stampante 3D.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poichè non viene aggiornato con cadenza periodica. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001.
I contenuti di questo blog, le foto e i tutorial, ove non altrimenti indicato, sono proprietà dell'autore del blog e, secondo le norme vigenti, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti. E’ vietato... Leggi tutto