mercoledì 28 settembre 2011

Cos'è il foldforming?

Sorrido sempre quando persone evidentemente mediocri fanno notare che al giorno d'oggi non si inventa più nulla. Probabilmente questo è vero per la maggior parte di noi comuni mortali, dalle limitate intelligenze e capacità. Ma per fortuna ci sono persone in giro per il mondo che anche "al giorno d'oggi", quando tutto pare già essere stato scoperto, inventato ed esplorato, hanno la capacità di guardare oltre e di fare cose completamente nuove, che lasciano il segno. E' quello che ha fatto solo poche decine di anni fa Charles Lewton-Brain, un orafo canadese d'adozione, che negli anni '80, grazie ad una esperienza formativa in Germania con Klaus Ullrich, comincia a sviluppare un insieme di tecniche definite come Foldforming. Leggere dell'esperienza di Lewton-Brain è illuminante. Capire come un approccio all'insegnamento diverso dal solito gli abbia permesso di vedere il metallo sotto una luce differente è veramente interessante. Già negli anni '50 Ullrich insegnava che per prima cosa era importante capire il metallo, e poi gentilmente guidarlo a fare ciò che naturalmente esso tende a fare.

 Star folds, immagine da Brain Press

In sostanza l'approccio nuovo di Lewton-Brain consiste nel non imporre dall'esterno una forma al metallo (come con le tecniche tradizionali), ma sfruttarne le naturali caratteristiche per ottenere risultati quasi sempre prevedibili, che accorciano di moltissimo i tempi del lavoro e permettono di utilizzare pochissimi strumenti di base. Da un elemento bidimensionale come la lastra di metallo si ottengono così, in tempi rapidi, oggetti tridimensionali di grande bellezza e suggestione, superfici mosse e rilevate, forme organiche. Possiamo pensare a questa grande innovazione nell'arte della lavorazione del metallo come ad una sintesi fra l'origami giapponese e le tradizionali tecniche di forgiatura. Quello che si fa infatti non è altro che sfruttare il naturale comportamento del metallo, le sue caratteristiche fisiche, per ottenere, attraverso le opportune manipolazioni (oggi se ne contano circa un centinaio), forme tridimensionali. E tutto ciò con l'uso di pochi strumenti: una morsa, dei martelli, l'incudine, in alcuni casi un laminatoio o una pressa. Ciò che si ottiene così, semplicemente piegando, ricuocendo e aprendo la lastra di metallo in una serie di passaggi, non è possibile ottenerlo in altri modi che non contemplino la saldatura, o il cesello.

 River Bed, wall piece, Charles Lewton-Brain 2009 (chasing over the air)

Ciò che ritengo ancora più straordinario di questo grande innovatore è che abbia fatto della condivisione delle informazioni, persino su questa tecnica originale, una bandiera e una ragione di vita, fondando la più grande e ricca comunità di orafi al mondo, Ganoksin.org (dove è possibile trovare una miniera di informazioni completamente gratuite su ogni aspetto di questo lavoro), pubblicando libri ma anche tutorial liberamente accessibili da chiunque sul Foldforming, tenendo lezioni e workshop in giro per il mondo.
"I made a decision a long time ago, particularly with fold-forming, that I wanted to give it away, so it could be used by as many people as possible. The secrecy shrouding so many techniques is evidence of small minds trying to protect small properties."

Fonti e risorse sul foldforming
Il libro fondamentale: Foldforming, Charles Lewton-Brain
Links da Brain Press
Introduzione sul Foldforming
Articoli e tutorial sul foldforming da Ganoksin.org

[Per iscrivervi alla mailing list dei miei workshop, anche sul foldforming: beadsandtricks.ws@gmail.com]

12 commenti:

Monica ha detto...

Scusami Alessia, non avevo visto la tua precedente risposta. Comunque grazie per entrambe.
Che bello questo post, purtroppo io non capisco l'inglese e con il traduttore è il caos, ma appena torno dal lavoro corro a guardare nei link che ci hai suggerito.
A presto!

Alessia Spalma ha detto...

Ciao Monica, figurati non c'è problema, l'importante è che alla fine tu abbia letto! Purtroppo tutto il materiale che c'è su questa tecnica è in inglese...

Federica ha detto...

Cara Alessia, proprio ieri leggevo sul web di questa tecnica magica, di come si riesca con semplici passaggi a modellare il metallo e renderlo idealmente morbido. L'ho trovato molto affascinante.
Su you tube ho trovato dei video di un certo Rio Grande che trattano diverse tecniche di oreficeria. Tu lo conosci?
Ti mando un abbraccio e continua così che i tuoi lavori mi regalano sempre un sorriso, perchè oltre che essere bellissimi racchiudono il grande valore del fatto a mano con cura e passione.
A presto Fede
Vado a sperimentare...

Free Precious Style ha detto...

Cara Alessia, un altro bel post! Penso che "oggi come oggi", ci siano molte persone che hanno la pretesa di aver inventato chissà che cosa,per me la creatività è talmente una cosa vasta e liberatoria e,naturalmente unica.Chi crea può scgliere di usare diverse tecniche, diversi materiali,ma quello che conta, secondo me è che sia sempre alla ricerca di trasmettere il proprio carattere attravrso ciò che fa e oltre questo deve avere un'inesauribile curiosità e voglia di imparare, studiare, conoscere.Buona giornata.Natasha

Unknown ha detto...

Grazie, non ho mai lavorato il metallo se non lo zinco per fare incisioni, quindi sono completamente ignorante in merito. Contenta di aver avuto queste informazioni che sicuramente approfondirò

Patty ha detto...

Molto interessante ed istruttivo, sei sempre una fonte di informazioni preziose. Grazie

Marina Spada ha detto...

Ciao Alessia,
mi sono iscritta tra i tuoi followers, verrò a trovarti molto spesso per scoprire le tue belle creazioni.
Sono maestra d'arte in oreficeria e metalli e trovo questo post interessantissimo.
Se vuoi passare a trovarmi, questo è l'indirizzo del mio blog: unicacomete.blogspot.com
Ciao, ciao,
Marina

matuta gioielli ha detto...

Fantastico!!! .... Ora ci tocca studiare...

Alessia Spalma ha detto...

Grazie per i commenti! Sono felice che il post vi sia sembrato interessante perchè secondo me è veramente importante questo approccio!

Erika ha detto...

Cara Alessia, e' evidente che anche tu credi nella condivisione...Il metallo e' da sempre uno dei materiali che preferisco, e grazie al tuo entusiasmo, alle tue creazioni e alle risorse che ci metti sempre a disposizione sto imparando a conoscerlo meglio. Grazie e buon lavoro! :)
Erika

basilisco ha detto...

Ciao, che lavori meravigliosi!!!!
mi piacerebbe sperimentare qualcosa ma non so dove trovare le lamine di metallo......
potresti darmi una dritta?
Io riesco a malapena a trovare filo di rame o ottone da 1,2 mm di diametro.....

Alessia Spalma ha detto...

Se non le trovi in giro (qualche ditta che tratta metalli nella tua zona) prova a fare una ricerca online, Hobbyland e Opitec hanno lamine di qualche spessore che potrebbero esserti utili :)