Lo so, potrei diventare noiosa col discorso degli scarti. Ve l'ho già fatto un milione di volte, ma sono convinta che quello che consideriamo scarto dovremmo considerarlo a tutti gli effetti materiale, materiale da cercare di utilizzare nel miglior modo possibile. Ricordate quando vi ho mostrato il materiale di partenza per questi orecchini? Vi siete chieste cosa ci faccio coi manici dei famosi cucchiaini? Quando posso cerco di tagliare i manici in modo da poterli utilizzare come basi per gli anelli.
Ecco come nasce l'anello che vi mostro oggi. Il gambo è realizzato in argento .800 di recupero, mentre il decoro è anch'esso uno scarto però di rame. Ultimamente cerco di lavorare con la reticolazione gli scarti migliori di rame e ottone (per migliori intendo quelli dalle forme più regolari e grandi) così da averne una scorta pronta da usare quando mi viene l'ispirazione giusta. Ho dovuto solo modellare questo tondino dalla superficie un po' grezza e saldarlo al gambo dell'anello.
Due cose trovo interessanti qui: il gambo asimmetrico, più largo da una parte e più stretto dall'altra, volutamente lasciato così, solo rifinito in modo che le due parti risultassero armoniche rispetto alle dimensioni dell'elemento in rame. E il modo di indossarlo, perché io lo indosserei così:
A_034
Argento .800, rame
2 commenti:
Gli scarti spesso ci danno le ispirazioni migliori.. e il tuo anello ne è la prova ♡
Concordo con quanto scritto da Martina...altro che scarti...è stupendo!
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