Ripenso alle emozioni di un anno fa, oggi che sono stanca e che forse non vorrei nemmeno mettermi a scrivere, ma vorrei solo avere tempo per rimettere insieme i pezzi di questa esperienza. Ripenso a quei momenti e a come li ho vissuti l'anno scorso. Ci ripenso con tenerezza e con gratitudine. Rileggo le parole che ho scritto poi e penso fra me e me che questa volta non riuscirò a trovarne di così belle per descrivere quello che provo.
Diverso ma uguale
Il Mondo Creativo, un anno dopo. Mi ritrovo a fare un bilancio di un anno di lavoro, di esperienze e di vissuto. Non avrei mai pensato che tante cose della mia vita sarebbero cambiate in così poco tempo. Che sarei cresciuta così tanto, che avrei sofferto così tanto, che il mio lavoro sarebbe cambiato tanto, che tutto intorno a me avrebbe preso altre forme e altri contorni.
Foto di Ilaria Calvanese
Quest'anno era tutto diverso perché io sono diversa. Perché avevo meno paura. Perché avevo più fiducia in me stessa. Perché il mio lavoro è diverso e me lo avete detto in tanti, con affetto.
Tante cose diverse ma tante uguali... I volti "conosciuti": che bello rivedere le stesse facce attorno a quel tavolo, le persone che ho conosciuto l'anno scorso tornate per incontrarmi, ancora attente e ancora sorridenti... bello parlare di me, parlare di voi, sapere che avete cominciato a lavorare o ci avete creduto di più dopo avermi incontrata. Un grande orgoglio per me vedere i vostri sorrisi, e la voglia di abbracciarci come vecchi amici.
Il mio lavoro
"Scusi, è lei la signora di Beads and Tricks?" Capita di sentirsi chiedere anche questo! o che la vicina di stand, una restauratrice appassionata di ceramica, che crea delle bellissime cose, sia una mia lettrice. O che una ragazzina di massimo tredici anni svuoti il portafogli per vedere se può arrivare con tutte le monete a prendere uno dei miei amuleti. O che parta un applauso quando finisci di parlare. O che perdi il filo del discorso e vorresti sotterrarti, e invece sei circondata da tanti sorrisi. Capita di arrossire perché pensi che i complimenti che ricevi siano davvero troppo... capita di essere così innamorati del proprio lavoro da perdersi a raccontare di come è nato un pezzo, o una patina, o una forma.
Il mio lavoro è cambiato insieme a me. E tante persone me lo hanno detto e mi hanno incoraggiata a proseguire per la strada che sto percorrendo, anche se io non so bene che strada sia, e dove vada.
E... grazie
La parola che spero di non smettere mai di dire.
Grazie a
Dremel ancora una volta per aver creduto nel mio lavoro, per tentare strade nuove e dare spazio ai creativi, a persone sconosciute armate solo della loro passione.
Grazie a
Ba che era con me anche solo per un giorno, ma anche quando mi sono sentita persa la prima sera, e sempre col cuore.
Grazie a Barbara
Mammafelice, per il grande affetto con cui mi accoglie sempre e per avermi ascoltata.
Grazie a
Barbara Speedy e a
Beta, che gioia incontravi...
Grazie a
Monica. La mia amica. Che mi ha "ripresa" per quasi un'ora pazientemente, mi ha ascoltata, ha asciugato le mie lacrime, mi ha fatta sorridere e mi ha abbracciata tanto. E grazie ad Andrea che ha un sorriso meraviglioso.
Grazie a chi non c'era ma c'era, perchè è sempre con me: i miei amici, le persone che mi amano nonostante io sia una gran rompiscatole...
Grazie a chi è venuto, a chi è tornato, a chi mi ha fatta emozionare e a chi ha portato a casa un pezzetto di me. Grazie di cuore davvero, spero di non tradire mai questo affetto e questa fiducia.