mercoledì 20 luglio 2011

Lavorare il metallo: il filo

Dopo aver parlato di diversi attrezzi che sono praticamente indispensabili per la lavorazione del metallo (trovate tutti i mie post relativi all'argomento nella sidebar a destra), oggi vorrei accennare ad uno dei materiali che viene prevalentemente usato nella realizzazione di bijoux e monili artigianali: il filo metallico.
Mi vengono spesso rivolte domande sul filo, ve ne avevo già parlato in questo post.  Domande che riguardano essenzialmente i vari diametri da utilizzare, ma mi sono accorta che c'è un aspetto poco noto a chi mi contatta, e cioè le varie forme che può assumere il filo metallico.
Il filo metallico viene lavorato industrialmente da pesanti attrezzature (trafile/filiere) in un processo che si chiama appunto trafilatura. Durante questo processo il materiale grezzo viene via via ridotto in fili di sezione minore tramite deformazione plastica: in pratica il materiale (in questo caso il metallo) viene fatto passare attraverso delle matrici con fori progressivamente sempre più piccoli fino a raggiungere il diametro desiderato. Pensate alle matrici (drawing plates) come a grandi piatti di metallo molto duro con tanti fori di diverse dimensioni. Il filo viene "tirato" attraverso questi fori grazie all'azione della trazione e del lubrificante. Esistono anche delle trafile per uso artigianale, di piccole dimensioni come questa:

Immagine da Wikipedia

Alla parola filo viene comunemente associata l'immagine della sezione tonda, perché è la più comune in effetti, e la più versatile. Ma esistono fili con sezioni dalle forme più svariate, per adattarsi a certi tipi di lavori o semplicemente perché decorative. Ad esempio il filo a sezione quadrata è molto amato da chi fa lavori di wirework perché permette di ottene dei blocchi molto compatti, utilissimi nella creazione di castoni o di bracciali o altri accessori che possano inglobare pietre o cabochon. Altrettanto utile per gli stessi motivi è il filo mezzo tondo, col quale si avvolgono i blocchi di filo a sezione quadrata (o rettangolare).
Ma con le moderne tecniche in pratica sono possibili tutte le forme che possiamo immaginare:


Fonti:
Wikipedia: Trafilatura
Antique Jewelry University: Gold Wire

8 commenti:

Perline e bottoni ha detto...

E' sempre un piacere leggerti.

Alessia Spalma ha detto...

Grazie Paola!

Vivì ha detto...

ciao Alessia! mi permetto un appunto: tra i vari passaggi di assottigliamento del filo, è Importantissimo scaldare (fino a che non diventa rosso per capirci...senza arrivare alla fusione però ;)) il metallo in modo da ridargli elasticità e duttilità e malleabilità altrimenti inizia a sfaldarsi fino a spezzarsi. ma credo che tu abbia già scritto un post su questo l'anno scorso...volevo solo ricordarlo perchè soprattutto per il lavoro a trafila e a laminatoio è importante Bacio Vivi

FascinationStreet ha detto...

come sempre post interessantissimo!:)
nella mia piccola esperienza nel campo mi sono imbattuta anche in questo, ho provato a trafilare del filo. saperlo fare è sicuramente utile, ti permette di avere il filo sempre della dimensione giusta, dovesse mancare mai quello acquistato (difatti è questo il motivo per cui ho provato) ma ovviamente i tempi si allungano e non so se è sempre conveniente quando si tratta di rame o ottone...per non parlare dello sforzo fisico che ci serve!:)

...perdonami se mi dilungo sempre!
grazie e a presto!

Alessia Spalma ha detto...

Ciao Vivi, grazie per il tuo commento, il mio post non voleva assolutamente essere un excursus completo su tutto il procedimento, ma solo un accenno a come si ottiene il filo e al motivo pr cui esistono moltissime sezioni diverse e non solo quella tonda. Come faccio sempre ho citato le fonti per approfondire l'argomento.
La ricottura nel processo indistriale avviene alla fine mentre durante la lavorazione la temperatura viene mantenuta costante. Ovviamente nel procedimento artigianale il metallo deve essere ricotto anche molte volte, dipende da cosa stiamo facendo e dal tipo di metallo e spessore che stiamo lavorando.

Barbara sono felice che ti dilunghi!! che invidia che hai pure trafilato! io no, non ho gli strumenti (che tra l'altro costano tantissimo!) e forse non ne avrei la forza... chi lo sa! ma sentire la tua esperienza è sempre interessante!

Vivì ha detto...

si certo era solo per partecipare al discorso ho rcordi di quando ero a scuola soprattutto e quando trafilando un filo per fare anellini alla fine tira tira e track che si spezza e ti ritrovi col sedere x terra ;-) e la prof subito a tirarci le orecchie perchè non avevamo scaldato abbastanza il filo durante i passaggi... ecco era solo x questo :-)

Feda.Lover ha detto...

adoro il tuo blog! vienimi a trovare sul mio, un po' differente ma spero che vi piaccia :D

http://fedacakelovers.blogspot.com

Seguo il tuo blog con molta curiosità!!

maurizio ha detto...

ciao ragazzi io sono Maurizio qualcuno può aiutarmi???
Espongo il problema:
Uso il drawing plates (matrici per deformare l'ottone)ma una volta passato nella barra d'acciaio il filo è tutto attorciliato, mentre ho l'esigenza che mi rimanga diritto senza perdere la sua elasticità...
Qualcuno ha la soluzione??? grazie ciao